La tensione diplomatica tra Francia e Vaticano a causa della nomina del prossimo ambasciatore francese presso la Santa Sede è sempre più. In base a quanto ha scritto Blastingnews, il governo francese avrebbe scelto, già dallo scorso 5 gennaio, Laurent Stefanini per la sede di Villa Bonaparte, vicino a Porta Pia.
Il diplomatico, 54 anni, è l'attuale capo del protocollo dell'Eliseo, e ha già svolto brillantemente il ruolo di primo consigliere nella stessa ambasciata presso la Santa Sede, dal 2000 al 2005. L'ambasciatore uscente, Bruno Joubert, che François Hollande eredita da Nicolas Sarkozy, ha lasciato Roma già a marzo.
L'agreement vaticano, però, non è ancora arrivato. Due sarebbero i motivi, trapelati ufficiosamente e riportati dalla stampa d'Oltralpe, di questa contrarietà vaticana: la voce, filtrata troppo frettolosamente da Parigi, che la Santa Sede aveva già vidimato la scelta del Quai d'Orsay, e l'omosessualità del candidato, peraltro cattolico, non legato da pacs ad un'unione civile.
Il Vaticano non smentisce né conferma la vicenda. Il Journal du Dimanche scrive che Ludovine de la Rochère, la portavoce della Manif pour tous, il movimento nato contro la legalizzazione dei matrimoni gay, sarebbe intervenuta presso il nunzio apostolico in Francia, mons. Luigi Ventura.
La Croix riporta, da parte sua, l'intenzione di Francois Hollande in persona di non retrocedere, poiché - è il contenuto di una conversazione riservata riferita dal quotidiano cattolico - Stefanini è "uno dei nostri migliori diplomatici ed ha tutte le qualità richieste per quel posto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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