L'Europa accontenta Macron: "Accetteremo deficit oltre il 3%"

Il commissario al Bilancio europeo, Gunther Oettinger, conferma che l'Unione europea accetterà il piano di Macron per sforare il tetto del deficit. Ma con l'Italia non era stato così comprensivo

L'Europa accontenta Macron: "Accetteremo deficit oltre il 3%"

L'Unione europea non abbandona il suo alfiere, Emmanuel Macron.

E così, la Francia potrà sforare il tetto del 3% del deficit. A confermarlo è stato il commissario europeo al Bilancio, Gunther Oettinger, che in un'intervista al gruppo editoriale tedesco Funke conferma la volontà di Bruxelles di tollerare lo sforamento. Macron, a detta di Oettinger, "ha perso autorità con la sua finanziaria per il 2019", poiché ha accettato di alzare la spesa pubblica per placare l'ira dei gilet gialli. Tuttavia, ha aggiunto il commissario tedesco, uno dei falchi di Berlino in Europa, Macron "rimane un forte sostenitore dell'Unione europea". E proprio per questo motivo, l'Ue ha deciso di salvarlo.

Secondo il commissario al Bilancio, l'Unione europea ha già esaminato la manovra francese e non è in programma un esame futuro. Per Oettinger, rimane "cruciale che ora Macron continui con la sua agenda di riforme, specialmente nel mercato del lavoro, e che la Francia rimanga su un percorso di crescita". E a queste condizioni, sottolineare il politico tedesco, l'Unione "tollererà un debito superiore al 3% come eccezione per una sola volta". Con una chiosa finale: "Non deve continuare oltre il 2019".

Ma la scelta dell'Unione europea non può non lasciare degli interrogativi. Oettinger dice che è Macron ad aver "perso autorità" con la manovra per il 2019 Ma l'Ue non può dire di non aver perso invece credibilità di fronte alla scelta di accordare a Parigi lo sforamento del deficit dopo aver minacciato l'Italia per un deficit anche inferiore. Una scelta che Bruxelles giustifica con le riforme volute dal presidente francese nel mercato del lavoro. Ma il dubbio è che dietro ci sia più una motivazione politica che economica.

Macron resta infatti l'ultimo leader Ue a difendere l'impalcatura comunitaria. E i gilet gialli possono tornare a chiedere la fine della sua presidenza e mettere a repentaglio uno dei pilastri dell'attuale Unione europe.

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