Minacciati ed "esfiltrati": quei docenti finiti nel mirino dall'islamismo

Una professoressa di Scienze della Terra è stata "esfiltrata" dall'intelligence a seguito delle minacce ricevute sui social. Era stata accusata - ingiustamente - di razzismo.

Minacciati ed "esfiltrati": quei docenti finiti nel mirino dall'islamismo

Ennesinmo caso di "esfiltrazione" in Francia. Che significa? Secondo l'enciclopedia Treccani "esfiltrare" vuol dire "mettere in salvo, al riparo; portare fuori da una situazione e da un ambiente ostili". Accade sempre più spesso nella Francia profonda ostaggio dell'estremismo islamico. Come riporta Le Figaro, un'insegnante di un college di Trappes, comune francese di 28.945 abitanti situato nel dipartimento degli Yvelines nella regione dell'Île-de-France, ha dovuto essere "esfiltrata" dal suo istituto e dal dipartimento di Yvelines dopo le minacce ricevute a seguito di un corso sull'evoluzione dell'uomo in cui erano state associate l'immagine di una scimmia e una foto del rapper Soprano. Tutto nasce da un malinteso: durante una lezione per una classe di terza elementare tenutasi nel dicembre 2020, l'insegnante di Scienze della Terra aveva deciso di interessare gli studenti, come lei ha tentato di spiegare, inserendo una foto del rapper francese di origine comoriana su una sequenza temporale, in cui compariva l'immagine di un primate. Un'associazione - non voluta - che ha scatenaro l'ira di un padre di uno studente, secondo Le Parisien, che ha rivelato la vicenda.

Gogna social e minacce per la prof accusata (ingiustamente) di razzismo

Qualche settimana dopo la docente è stata chiamata dal suo preside per un appuntamento con il genitore che considerava "razzista" l'accostamento delle due immagini: lo stesso genitore aveva incautamente pubblicato parte del corso su Facebook, mettendolo in discussione. Risultato? L'insegnante è stata oggetto di pesanti minacce via social. Secondo il rettorato di Versailles contattato dall'Afp, "questa situazione è stata presa molto sul serio dall'accademia" perché " qualsiasi "messaggio di odio o minaccioso che potrebbe prendere di mira il personale dell'accademia è oggetto di molta attenzione". Il rettorato ha precisato che le forze dell'ordine erano state "immediatamente informate" dell'accaduto e che era stata concessa protezione alla docente.

Le gravi minacce all'indirizzo della docente hanno destato particolare preoccupazione a seguito dell'assassinio nello stesso dipartimento di Samuel Paty, professore decapitato all’uscita di scuola a Conflans. Come ricorda il Corriere della Sera, il corso di educazione civica tenuto dal professor Paty lunedì 5 ottobre ha provocato durissime proteste da parte, in particolare, del padre di una allieva di 13 anni, che ha postato due video su Twitter e su Youtube per "cacciare il delinquente dalla scuola". Paty è stato brutalmente assassinato da Abdoullakh Anzorov, un giovane radicalizzato che lo accusava di aver mostrato caricature di Maometto ai suoi studenti.

Il fenomeno dell'esfiltrazione in Francia

"Traumatizzata dall'assassinio di Samuel Paty" la docente, ora supplente in un'altra regione, ha poi sporto denuncia e ricevuto la visita dei servizi segreti, che le hanno chiesto di "lasciare l'Ile-de-France il prima possibile". "Ho perso tutto, tutto quello che ho costruito per dieci anni, quest'uomo mi ha rubato la vita e ho avuto molta paura", ha detto al telefono all'Afp, spiegando di voler lavorare d'ora in poi "più vicino possibile alla sua famiglia". A novembre il padre dello studente è stato condannato per molestie a sei mesi di reclusione e 13.600 euro di risarcimento danni dal tribunale di Versailles. Ma l'amaro in bocca rimane, anche perché le minacce a chi critica l'islamismo continuano e costringono le persone a fuggire dalla propria vita per non rischiare di essere uccise.

Didier Lemaire, professore di filosofia, è stato posto sotto la protezione della polizia dopo alcuni commenti sulla presenza di islamisti a Yvelines. Altri, proprio come la docente minacciata sui social, hanno dovuto essere "esfiltrati". È il caso, come ricorda Il Foglio, della direttrice delle risorse umane di Charlie Hebdo, Marika Bret, costretta a fuggire a seguito di gravi e concrete minacce di morte lanciate contro di lei dagli estremisti islamici, che ha raccontato la propria "esfiltrazione" da casa da parte dell'intelligence.

Per quanto ancora l'occidente può convivere con l'islamismo senza soccombere? Secondo Jean-Louis Harouel, "l'Islam è anche e soprattutto un progetto politico, tanto da voler imporre il suo codice di diritto e le sue regole di civiltà. Tanto che in molti punti del suo territorio, la Francia, che è la nazione europea con il maggior numero di musulmani sul suolo, si è oggi trasformata in un Paese diverso dalla Francia: un Paese musulmano".

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