Nel muro di ostilità della politica occidentale e filoeuropeista verso Viktor Orban si apre una breccia. E, a sorpresa, si apre a Berlino. Nel silenzio con cui è stata accolta la vittoria del premier ungherese, rieletto per la terza volta alla guida del governo di Budapest con un programma fortemente euroscettico, dal governo di Angela Merkel si alza una voce favorevole al capo di governo magiaro.
Il ministro degli interni Horst Seehofer ha dichiarato oggi che l'Unione deve abbandonare gli atteggiamenti "arroganti e condiscendenti" nei confronti dell'Ungheria e dei suoi governanti. Il capo della Csu, da tempo critico verso le politiche della Merkel in tema di accoglienza dei migranti, si è congratulato pubblicamente con Budapest. Le sue parole fanno eco a quelle del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, fra i primi a felicitarsi con il nuovo governo ungherese.
Critiche a Orban da Lussemburgo e Bruxelles
Di tutt'altro segno, invece, le reazioni dei politici più vicini alla classe dirigente di Bruxelles. Appena poche ore fa il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, si era detto preoccupato per l'ennesima vittoria elettorale di Orban, esortando l'Unione a reagire contro questo "sgretolamento dei valori".
Anche l'ultra-europeista Guy Verhofstadt, già capo del governo in Belgio, ha criticato il Partito popolare europeo per essersi congratulato con Orban senza richiamarlo al
rispetto dei valori europei: "Questa mancanza - ha twittato - legittima la vile campagna con cui il primo ministro ungherese attacca lo stato di diritto, nonché il suo tentativo di instaurare un governo autoritario" in Ungheria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.