"Mio figlio ha 7 anni e ci ha appena detto di essere gay"

Una ricerca fatta dall'università di San Francisco ha rivelato come l'età del coming out si sia abbassata di molto. E ci sono associazioni che aiutano i genitori ad affrontare la notizia

"Mio figlio ha 7 anni e ci ha appena detto di essere gay"

Una ricerca fatta dall'università di San Francisco ha rivelato come l'età del coming out, ovvero la dichiarazione volontaria di essere gay da parte di una persona omosessuale, si sia abbassata di molto. Se fino agli anni 2000 l'età media per comunicare la propria omosessualità a parenti e amici era intorno ai 22 – 23 anni, ora alcuni giovani lo fanno già a 13 anni. La professoressa Caitlin Ryan che ha preparato la ricerca attribuisce questo cambiamento ai nuovi mezzi che i ragazzi hanno a disposizione.

“Con la possibilità di fare ricerche su internet e avere una risposta da Google a un clic di distanza, la situazione è molto diversa – spiega la Ryan che ha creato l'associazione Family Acceptance Project per aiutare i genitori dei bambini gay ad affrontare la notizia – Grazie anche alla presenza di personaggi gay in serie tv e film, come Modern Family e Dallas Buyers Club, le persone si dichiarano prima perché rivedono loro stesse nei mass media”. Inoltre il nuovo modo di giornali e magazine di trattare la comunità LGBT (che comprende lesbiche, gay, bisessuali e transgender) e supportare le loro campagne per il riconoscimento di uguali diritti ha fatto sì che il pubblico diventasse meno ostile.

In questo modo i ragazzi non hanno più paura a dichiararsi gay e di conseguenza lo fanno anche prima dell'adolescenza. “Vengono molti genitori da me che non sanno come comportarsi – ha detto la Ryan in un'intervista – mi dicono: mio figlio ha 7 anni e ci ha appena detto di essere gay. Cosa dobbiamo fare? Dico sempre che la cosa migliore è supportarli. Potrebbero cambiare idea negli anni a venire o forse no, ma l'importante è dargli il sostegno di cui hanno bisogno ora, in questo momento”. Nei decenni passati molti gay preferivano non comunicare la loro sessualità per paura di discriminazioni e intolleranza, ma la nuova apertura della società contemporanea, visibile in primis nei prodotti culturali di massa, ha permesso a molti di fare coming out senza timore. E i bambini nati e cresciuti in questo nuovo periodo hanno potuto avvicinarsi molto prima alle tematiche gay, trovando risposte a dubbi e domande che in passato erano tabù. Con la professoressa Ryan collabora anche l'organizzazione Everyone is gay (Tutti sono gay) che ha fatto stampare il libro “Guida per genitori di bambini gay”. “Prima di questa generazione non esistevano coppie gay sposate o con bambini.

Ma questo non vuol dire che ora i giovani siano diversi: semplicemente sono più consapevoli di ciò che sono già dall'adolescenza – conclude la professoressa – Se in passato un maschio dodicenne poteva domandarsi perché fosse così attratto dal suo migliore amico, un ragazzo di oggi può dire di essere gay ed essere accettato dai genitori e dai compagni di scuola”.

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