Mosca prepara l'assalto finale per prendere il Donbass | La diretta della guerra

Kiev si aspetta un massiccio attacco russo contro Severodonetsk entro le prossime 48 ore. Le forze del Cremlino mettono nel mirino Slovyansk

Mosca prepara l'assalto finale per prendere il Donbass | La diretta della guerra

La Russia prepara l’attacco finale contro Severodonetsk. Ne sono convinti gli ucraini, che si aspettano un massiccio attacco nemico entro le prossime 48 ore. Nel frattempo la città del Lugansk, nonostante la situazione a dir poco complicata, continua a resistere. "Il nemico ha concentrato la maggior parte dei suoi sforzi nella regione settentrionale di Lugansk", dove "usa l'artiglieria su larga scala e, sfortunatamente, ha un vantaggio di 10 a uno", ha spiegato su Facebook Valeri Zalouzhny, il comandante capo dell'esercito ucraino. "Continuiamo a mantenere le nostre posizioni", ha comunque assicurato.

Dal punto di vista militare, l’obiettivo tattico dell’esercito russo non sembrerebbe esser cambiato. Nel mirino di Vladimir Putin continua ad esserci tutto il Donbass. Per la conquista di tale area, Mosca deve prendere possesso degli oblast di Lugansk e Donetsk. Per farlo deve però prima conquistare le ultime città rimaste ancora in piedi, in primis Severodonetsk, in procinto di trasformarsi nell’ennesimo simbolo della resistenza ucraina.

Nelle ultime ore i russi hanno distrutto il secondo dei tre ponti che collegano Severodonetsk al resto della regione. Per quale motivo lo hanno disintegrato anziché prenderne possesso? Mosca, ipotizza il think tank Institute for the Study of War, si aspetta probabilmente di essere in grado di isolare Severodonetsk. Ma, soprattutto, di circondare Lysychansk o attaccare la stessa Severodonetsk dalla riva occidentale del Siverskyi Donets, ovviando così alla necessità di impadronirsi dei ponti o condurre un incrocio opposto.

Sul campo di battaglia le forze del Cremlino hanno ottenuto guadagni incrementali a sud-est di Izyum e probabilmente continueranno i tentativi di avanzare su Slovyansk, da nord-ovest. Per quanto riguarda i compiti difensivi, Mosca ha continuato a respingere le truppe ucraine dalle linee del fronte contese a nord-est della città di Kharkiv e si è concentrata sul mantenimento delle linee difensive lungo l'asse meridionale, nei pressi di Kherson. Amnesty International, intanto, sostiene di essere in possesso di prove che attesterebbero i crimini di guerra perpetuati dai russi, tra i quali l’utilizzo di armi proibite come le bombe a grappolo che avrebbe ucciso centinaia di civili nella citata città ucraina di Kharkiv.

La diretta

Ore 22:51 | Donetsk: "Pesanti bombardamenti, ci sono 4 vittime"

I vertici della Repubblica Popolare di Donetsk, l'entità filorussa separatista riconosciuta da Mosca, hanno denunciato l'uccisione di 4 civili a causa dei bombardamenti sulla città di Donetsk. Ci sarebbero tra i cittadini anche 22 feriti.

Ore 22:22 | Zelensky parla alla Zdf: "Sostegno tedesco sia inequivocabile"

"Abbiamo bisogno da parte del cancelliere Olaf Scholz della sicurezza che la Germania sostenga l'Ucraina. Lui e il suo governo devono decidersi: non può esserci nessun tentativo di equilibrio tra l'Ucraina e le relazioni con la Russia". A dirlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato dalla tv tedesca Zdf. "Le relazioni tra governo tedesco e ucraino non sono affatto cattive - ha proseguito - ma il sostegno tedesco deve essere inequivocabile".

Ore 21:43 | Mosca: "Nostro obiettivo rimane quello di proteggere Donetsk e Lugansk"

"L'obiettivo principale dell'operazione militare speciale russa è proteggere le autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk". Lo ha ribadito, nel corso di un punto stampa tenuto poco fa, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. A riportarlo è stato l'agenzia Ria Novosti.

Ore 21:01 | Sirene di allerta aerea in diverse regioni ucraine

Gli allarmi aerei da qualche minuto stanno risuonando in alcuni oblast dell'Ucraina. Le sirene stanno risuonando, come si legge sui canali social dei servizi di emergenza ucraini, a Kharkiv, a Sumy, a Chernihiv, a Poltava e in altre aree comprese tra il nord est del Paese e il Donbass.

Ore 20:18 | Ria Novosti: "Colpito ospedale per la maternità a Donetsk"

Proseguono i bombardamenti a Donetsk e, secondo quanto reso noto da un corrispondente di Ria Novosti, un proiettile avrebbe colpito un ospedale per la maternità. La struttura continuerebbe a essere in funzione, molte donne sono state evacuate nel seminterrato. La città, secondo i media locali, è stata per due ore sotto i colpi dei raid ucraini. Tanto è vero che il governo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk ha chiesto "maggiore sostegno con maggiori truppe" al governo russo.

Ore 19:47 | Praga: "Confermiamo morte di un combattente di nazionalità ceca a Donetsk"

"Posso confermare che un cittadino ceco è morto in Ucraina, nella regione di Donetsk". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Jan Lipavsky, durante una conferenza stampa. Il giovane sarebbe partito nei mesi scorsi volontario per combattere al fianco di Kiev. Ucciso venerdì sul fronte di Donetsk, il corpo dovrebbe essere portato adesso a Kharkiv.

Ore 19:09 | Governatore Lugansk: "Una parte di Severodonetsk è in mano ucraina"

"Tutti i ponti di collegamento con la città sono saltati, ma le linee di rifornimento verso Severodonetsk ci sono ancora e una parte della città è ancora in mano ucraina". Lo ha dichiarato sul proprio canale Telegram il governatore di Lugansk, Sergeij Hayday.

Ore 18:37 | Ingresso Ucraina nell'ue, venerdì si voterà status di candidato di Kiev

Il tema relativo alla domanda di ingresso di Ucraina, Moldavia e Georgia nell'Unione Europea è stato trattato oggi dalla Commissione europea. "La Commissione ha lavorato in modo rapido e diligente per formulare i pareri il prima possibile - ha dichiarato in una nota un portavoce della ccommissione - nel giro di poche settimane, non di anni. Una volta che la Commissione avrà adottato le opinioni in merito alle richieste di adesione dei tre Paesi, la decisione sui passi futuri del percorso dell'Ue sarà nelle mani degli Stati membri". Lo status di Paese candidato dovrebbe essere ottenuto entro pochi giorni dall'Ucraina e dalla Moldavia. Una volta avuto il via libera della commissione, la palla passerà al consiglio europeo del 23 e 24 giugno.

Ore 18:14 | Kiev: "Russi provano ad attaccare attorno Severodonetsk"

"Nella direzione di Donetsk le forze russe si stanno raggruppando cercando di accerchiare i militari ucraini nei pressi di Lysychansk, Pryvillia, Severodonetsk, Borivske". Lo si legge nell'ultimo report, riportato sui media ucraini, il quartier generale delle forze armate di Kiev.

Ore 17:39 | Diverse esplosioni avvertite a Donetsk

Negli ultimi minuti i media russi presenti con propri inviati sul posto, hanno dichiarato di aver udito diverse intense esplosioni nel centro di Donetsk, capitale dell'autoproclamata omonima repubblica filorussa. Si tratterebbe di bombardamenti condotti dall'esercito ucraino. Si teme il coinvolgimento di civili.

Ore 17:32 | Kiev: "Attacchi missilistici russi contro regioni di Sumy e Chernihiv"

Diverse località degli oblast di Sumy e Chernihiv, nella parte nord orientale dell'Ucraina, sono state oggetto di bombardamenti da parte delle forze russe. Lo hanno reso noto i vertici del comando generale dell'esercito di Kiev, secondo cui gli attacchi missilistici hanno riguardato alcuni villaggi e hanno coinvolto anche dei civili.

Ore 17:21 | Leader repubblica di Donetsk esclude grazia per condannati a morte stranieri

Denis Pushilin, presidente dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, ha escluso ogni possibilità di razia ai due cittadini inglesi e al cittadino marocchino condannati a morte per aver lottato al fianco dell'Ucraina. "Devo basarmi - ha detto alla Tass - sulla decisione del tribunale. Per la natura dei crimini che hanno commesso, non vedo alcuna ragione, non ci sono requisiti per concedergli la grazia".

Ore 16:36 | Bucha, trovata una fossa con 7 cadaveri al suo interno

"Sette civili sono stati torturati dai russi e poi vigliaccamente giustiziati con un proiettile alla testa". Lo si legge sulla bacheca Facebook del capo della polizia di Kiev, Andrey Nebytov. I corpi dei sette civili sono stati trovati in una fossa situata a 10 km a nord ovest di Bucha, la città della regione di Kiev diventata tristemente famosa per le fosse comuni scoperte dopo il ritiro dei russi il 30 marzo scorso.

Ore 16:33 | Kiev: "Ripresi tre villaggi nella regione di Donetsk"

L'esercito ucraino ha riconquistato tre villaggi nella regione di Donetsk. Lo si legge su Ukrinform, la quale ha ripreso una nota del ministero della Difesa di Kiev. La riconquista territoriale odierna avrebbe permesso alle forze ucraine di spostare la linea del fronte di 15 chilometri. "In alcune aree del Donbass - si legge - le Forze armate ucraine stanno avanzando gradualmente. I nostri soldati hanno liberato tre villaggi nella regione di Donetsk e spostato la linea del fronte di 15 chilometri".

Ore 16:11 | Combattimenti nell'oblast di Kharkiv

Il ministero della Difesa ucraino ha fatto sapere che nelle località di Stary Saltov, non lontano da Petrivka, i russi stanno provando ad avanzare e stanno attualmente mettendo a dura prova le difese ucraine. Lo si legge in una nota del ministero diffusa tramite le agenzie locali.

Ore 15:37 | Evacuati alcuni villaggi nell'oblast di Chernihiv

Le località di Zaizd, Petrovske, Tykhe e Sukhostavets, all'interno dell'oblast di Chernihiv, sono state in parte evacuate a seguito di alcuni attacchi russi nei distretti vicini. Lo si legge su Channel 5, secondo cui le autorità locali hanno deciso nelle scorse ore di prendere questa misura considerata preventiva.

Ore 14:56 | Kiev: russi controllano centro Severodonetsk

A Severodonetsk il nemico controlla il centro della città e ha il vantaggio dell'artiglieria. Lo fa sapere Motusyanyk, portavoce del ministero della Difesa.

Ore 14:34 | Minsk: "200 bielorussi combattono con forze Kiev"

Il governo in Bielorussia ha ammesso che "circa 200 bielorussi stanno combattendo al fianco delle forze nazionaliste" in Ucraina. "Sono così tanti gli ultras del calcio e i partecipanti alle proteste del 2020 ad aver commesso reati di varia natura e che sono riusciti a sfuggire alla legge", ha commentato il vice ministro degli Interni a Minsk, Gennady Kazakevich.

Ore 13:40 | Fonti russe: bombe ucraine su mercato a Donetsk

Sarebbero state le forze ucraine a colpire oggi l'affollato mercato Maysky nel distretto Budyonnovsky di Donetsk. Lo riferisce l'agenzia russa "Ria Novosti", secondo la quale l'attacco avrebbe provocato delle vittime fra la popolazione civile, fra cui una donna e un bambino. Secondo le fonti russe l'attacco sarebbe stato condotto con numerosi razzi Grad e con proiettili calibro 155, che avrebbero provocato anche un incendio nell'area del mercato.

Ore 12:53 | Macron: "Francia e Ue entrate in economia di guerra"

"La Francia e l'Unione europea sono entrate in una economia di guerra" per la quale "dovremmo organizzarci per molto tempo". Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron intervenendo a Eurosatory, la più grande mostra internazionale di difesa e sicurezza del territorio. Citato da Liberation, Macron ha parlato di "un'economia in cui dovremo andare più veloci, pensare diversamente su ritmi, aumenti di carico, margini".

Ore 12:24 | Polonia, Macron-Scholz-Draghi non pressino Kiev per concessioni

I leader europei Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Mario Draghi non mettano pressione sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky affinché faccia concessioni alla Russia. E' l'appello formulato dal ministero degli Esteri polacco in vista della possibile visita dei tre a Kiev, riferisce l'agenzia ucraina Ukrinform. In particolare, il sottosegretario polacco Marcin Przydacz, in un programma radiofonico, ha ricordato che lo stesso presidente polacco Andrzej Duda ha esortato da tempo i leader europei a visitare l'Ucraina e ad andare a vedere con i propri occhi Bucha e Borodianka auspicando che una visita del genere possa modificare il loro approccio.

Ore 11:45 | Cremlino: "Molti reporter occidentali semplicemente impazziti"

Il Cremlino mette in dubbio la sanità mentale di molti giornalisti occidentali: "Sono semplicemente impazziti", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista con la Tass. "La sanità mentale di molti importanti giornalisti occidentali sta al momento sollevando quesiti, almeno per noi, e non li chiameremmo propriamente giornalisti e imparziali, perché sono semplicemente impazziti", ha detto Peskov.

Ore 11:30 | Filorussi: "A Severodonestsk per gli ucraini o resa o morte"

Le forze ucraine sono bloccate a Severodonetsk e "quelle unità militari ucraine che sono lì hanno due opzioni: seguire l'esempio dei loro colleghi e arrendersi, o morire. Non hanno altra opzione". Lo ha detto in un incontro con la stampa, come riporta Ria Novosti, il vice capo del dipartimento della Milizia popolare della sedicente Repubblica Popolare del Donetsk Eduard Basurin. Secondo lui, ieri i soldati delle Forze armate ucraine hanno fatto saltare in aria l'ultimo ponte che collegava Severodonetsk con Lisichansk , e ora non possono lasciare la città.

Ore 10:50 | Governatore Sumy: "Oltre 30 attacchi con lanciamine da territorio russo"

"Stamattina abbiamo avuto oltre 30 attacchi con lanciamine provenienti dal territorio russo, che hanno colpito il villaggio di Esmansk". Lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione di Sumy Dmytro Zhyvytskyy, secondo cui, "stando alle prime notizie, gli attacchi non avrebbero provocato vittime".

Ore 10:40 | Consigliere Zelensky: "Armi pesanti. Ecco cosa ci serve per finire guerra"

"In parole povere, per porre fine alla guerra abbiamo bisogno di armi pesanti". Lo ha scritto su Twitter il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, spiegando che le forze armate di Kiev necessitano di "mille0 obici calibro 155 mm; 300 lanciarazzi Mlrs, 500 carri armati, duemila veicoli blindati, mille droni". Podolyak ha quindi ricordato che "il 15 giugno si tiene a Bruxelles la riunione del Gruppo di contatto dei ministri della Difesa. Siamo in attesa di una decisione".

Ore 9:49 | L'esercito ucraino abbandona il centro di Severodonetsk ai russi

L'esercito ucraino ha annunciato di aver abbandonato il centro di Severodonetsk a seguito di una nuova offensiva russa contro questa città chiave dell'Ucraina orientale, sede di scontri da settimane. "I russi controllano il 70 per cento di Severodonetsk. Impossibile un'evacuazione di massa o la consegna di aiuti umanitari", ha scritto su Telegram il governatore della regione di Luhansk Serhiy Gaidai, aggiungendo che "nello stabilimento Azot rimangono circa 500 persone fra le quali 40 bambini.

Ore 9:35 | Mosca: dialogo aperto e riservato con Vaticano

La Russia accoglie con favore gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina. Lo afferma in un'intervista a Ria Novosti il direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexey Paramonov. "La dirigenza vaticana ha ripetutamente dichiarato la propria disponibilità a fornire ogni possibile assistenza per raggiungere la pace e porre fine alle ostilità in Ucraina. Queste affermazioni sono confermate nella pratica. Manteniamo un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni, principalmente legate alla situazione umanitaria in Ucraina", ha detto Paramonov. In merito alla posizione di Kiev e alla mediazione vaticana, lo stesso Paramonov ha aggiunto che in Ucraina "abbiamo a che fare con persone estranee a qualsiasi autorità".

Ore 8:47 | Intelligence Gb: "Attraversamento fiume Severodonetsk determinante"

Nei prossimi mesi, le operazioni di attraversamento del fiume Severskij Donets, a Severodonetsk, probabilmente saranno tra i fattori determinanti più importanti per il corso della guerra. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo rapporto. Il settore centrale chiave, lungo 90 km, della prima linea russa nel Donbass si trova a ovest del fiume Siverskyy Donets e per raggiungere il successo nell'attuale fase operativa della sua offensiva nel Donbass, la Russia "dovrà completare ambiziose azioni di fiancheggiamento o condurre attraversamenti d'assalto del fiume. Le forze ucraine sono spesso riuscite a demolire i ponti prima di ritirarsi", mentre i russi "hanno faticato a mettere in atto il complesso coordinamento necessario per condurre con successo l'attraversamento dei fiumi quando sotto il tiro del fuoco".

Ore 7:52 | Russi hanno accerchiato ucraini a Severodonetsk

"I russi, con il supporto dell'artiglieria, hanno preso d'assalto Severodonetsk e hanno spinto le nostre unità fuori dal centro della città". Lo ha scritto su Facebook lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine, aggiungendo che "il nemico ha anche sparato con l'artiglieria contro le nostre posizioni nei distretti di Lysychansk, Severodonetsk e Toshkivka, e ha attaccato nelle direzioni di Volyn, Polissya e Seversky senza risultati significativi". Nel bollettino di aggiornamento si legge poi che, in direzione di Donetsk, "il nemico sta concentrando i suoi sforzi nel condurre un'offensiva per circondare le nostre truppe nei distretti di Severodonetsk e Lysychansk e nel bloccare le rotte logistiche da Bakhmut".

Ore 7:52 | Mosca ha distrutto ponte tra Severodonetsk e Lysychansk

La Russia ha distrutto un ponte che collega Sevierodonetsk alla sua città gemella, Lysychansk, di fatto tagliando una possibile via di evacuazione dei civili. In realtà l'esplosione del ponte Proletarski, da un lato impedisce l'approvvigionamento dei difensori dell'impianto di Azot, dall'altro ostacola l'avanzata russa verso Lysychansk. Il governatore del Lugansk Serhiy Gaidai ha confermato l'esplosione del ponte, ipotizzando che è probabile che le truppe russe intensificheranno i loro attacchi per prendere la città già da oggi.

Ore 7:23 | Zelensky: "Da Russia attacchi missilistici terroristici sulle nostre città"

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha definito "terroristici" gli attacchi missilistici dell'esercito russo sulle città dell'ex repubblica sovietica. "Dopo l'attacco missilistico nella regione di Ternopil, dieci persone sono state ricoverate in ospedale. Non c'era alcun senso tattico o strategico in questo attacco. Come nella stragrande maggioranza degli altri attacchi russi. E' terrore", ha affermato Zelensky in un videomessaggio pubblicato ieri sera.

Ore 6:30 | Lega araba, no a pressioni Occidente contro Russia

"I paesi arabi subiscono forti pressioni da parte dell'Occidente affinché prendano posizione sulla crisi in Ucraina e condannino le azioni militari della Russia, ma non cedono a questi dettami": lo afferma il segretario generale della Lega araba Ahmed Aboul Gheit, in un'intervista alla tv di Stato egiziana ripresa dall'agenzia russa Tass. "La situazione internazionale oggi è molto delicata - afferma Gheit -, così come la situazione nella regione. Il mondo occidentale sta esercitando una pressione palese sugli stati arabi affinché partecipino all'isolamento della Russia. Noi arabi abbiamo un'azione collettiva nel contesto della crisi russo-ucraina".

Ore 6:12 | Kiev teme massiccio attacco russo contro Severodonetsk entro 48 ore

"La Russia vuole isolare completamente Severodonetsk" e l'Ucraina teme un massiccio attacco "per prendere la città" entro 48 ore. Lo afferma il governatore ucraino della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai. "La situazione a Severodonetsk è estremamente difficile". "Il nemico ha concentrato la maggior parte dei suoi sforzi nella regione settentrionale di Lugansk", dove "usa l'artiglieria su larga scala e, sfortunatamente, ha un vantaggio di 10 a uno", ha spiegato su Facebook Valeri Zalouzhny, il comandante capo dell'esercito ucraino.

Ore 5:30 | L'accusa di Amnesty: Russia usa bombe a grappolo a Kharkiv

L'uso indiscriminato da parte della Russia di armi proibite come le bombe a grappolo ha ucciso centinaia di civili nella città ucraina di Kharkiv. La denuncia scaturisce da un'indagine di Amnesty International.

L'organizzazione accusa le truppe russe di bombardare indiscriminatamente i quartieri residenziali di Kharkiv con razzi che per loro natura hanno poca precisione per raggiungere determinati obiettivi. Gli investigatori di Amnesty International hanno trovato prove dell'uso ripetuto di munizioni a grappolo 9N210 e 9N235, tutte vietate dai trattati internazionali.

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