La Nike si schiera contro Trump con il suo nuovo volto pubblicitario

L'ex quarterback del San Francisco era balzato agli onori della cronaca per essersi inginocchiato durante l'inno nazionale americano per dimostrare la sua contrarietà alla politica di Trump

La Nike si schiera contro Trump con il suo nuovo volto pubblicitario

Sarà l'ex quarterback dei San Francisco Colin Kaepernick il nuovo volto della campagna pubblicitaria di Nike per il 30esimo anniversario della società, il giocatore era diventato famoso per le sue proteste anti Trump

La Nike ha scelto il suo nuovo volto: Colin Kaepernick. Il quarterback è nato a Milwaukee nel 1987 e nel 2016 "inventò" un gesto tutto particolare per protestare contro la politica del presidente adottata nei confronti delle minoranze: smise di alzarsi in piedi durante l'inno rimanendo in ginocchio. Dal 2017 si trova senza contratto, successivamente a queste proteste sono stati molti i giocatori ad accogliere il gesto e a fare la stessa cosa di Kaepernick. Dovette intervenire lo stesso Trump per riportare la situazione sotto controllo inserendo una multa a chiunque oltraggiasse l'inno Usa. Il giocatore, trovandosi da un anno senza contratto, ha denunciato la National Football League per averlo isolato a causa della sua posizione contro la polizia e contro le politiche adottate dal governo in materia di minoranze.

L'annuncio è arrivato dallo stesso giocatore di football attraverso il suo profilo Twitter, la campagna pubblicitaria invita tutti ad inseguire qualcosa in cui si crede seppur questa cosa costi sacrifici:

Il vicepresidente della Nike del nord America Gino Fisanotti ha commentato la scelta dicendo:"Crediamo che Colin sia un esempio per la sua generazione, perché è stato in grado di usare il potere dello sport per aiutare il mondo ad andare avanti".

Non sono mancati però i contrari alla scelta di Nike, sono nati hashatag che hanno l'intento di boicottare il marchio americano di abbigliamento sportivo come #JustBurnIt oppure #BoycottNike.

La National Footbal League ha risposto a Colin

dicendo che non è stato allontanato per ragioni politiche ma sarà soltanto multato per aver "oltraggiato la bandiera americana" in merito alle nuove disposizioni di legge che però devono ancora effettivamente entrare in vigore.

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