Ora gli scienziati dedicano a Greta uno "scarafaggio"

L’insetto chiamato in onore di Greta, di dimensioni minuscole e privo di occhi e ali, era stato scoperto in Kenya da un naturalista britannico nel 1965

Ora gli scienziati dedicano a Greta uno "scarafaggio"

La scienza ha dedicato di recente a Greta Thunberg uno scarafaggio.

L’emittente Usa Voice of America riporta che il Museo di storia naturale di Londra ha appunto deciso di omaggiare la paladina svedese dell’ambientalismo attribuendo il suo nome a un coleottero minuscolo.

Le battaglie ecologiste promosse dalla sedicenne sono state infatti celebrate dall’istituzione culturale britannica dando a uno scarafaggio di neanche un millimetro di lunghezza, privo di occhi e ali, il nome “Nelloptodes gretae”. L’animaletto in questione appartiene alla famiglia dei ptillidi, che comprende alcuni degli insetti più piccoli al mondo.

Il coleottero a cui è stato associato il nome Greta era stato scoperto in Kenya nel 1965 dal naturalista britannico William C Block, che lo aveva allora inserito nella sua collezione personale di esemplari di insetti morti. La raccolta privata di Block sarebbe stata da lui donata, nel 1978, proprio al museo londinese.

A individuare, all’interno della collezione proveniente da Nairobi, quel particolare insetto ancora privo di un nome e ad attribuirgli quello dell’ecologista svedese è stato ultimamente Michael Darby, collaboratore scientifico presso l’istituzione culturale inglese.

Egli ha quindi dichiarato ai cronisti di Voice of America di avere voluto, dedicando uno scarafaggio alla Thunberg, dare un riconoscimento allo“stupefacente contributo” della ragazza nel sensibilizzare il mondo intero sui problemi ambientali.

La decisione di denominare quell’animaletto in onore di Greta è stata in seguito salutata con entusiasmo da Max Barclay, curatore delle collezioni di coleotteri in possesso del Museo di storia naturale, che, citato dal Guardian, ha affermato: “Dare un nome del genere a quello scarafaggio è assolutamente commovente, poiché molte specie si sono estinte e continuano a scomparire senza neanche ricevere una denominazione ufficiale

dalla comunità scientifica. Di conseguenza, è estremamente appropriato dare a una delle scoperte animali più recenti il nome di chi lavora così tanto a beneficio della natura e per difendere le specie vulnerabili”.

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