"Piangono perché non hanno più jet privati". La "nuova" vita degli oligarchi in Europa

Il retroscena è stato svelato dall'assistente di un oligarca russo che vive nel Regno Unito, dove risiedono numerosi miliardari amici di Putin

"Piangono perché non hanno più jet privati". La "nuova" vita degli oligarchi in Europa

Le sanzioni europee a carico dei russi hanno colpito duro soprattutto sugli oligarchi che hanno interessi in Europa. Hanno dovuto spostare yacht e aerei privati in Paesi che non si sono allineati al pacchetto sanzionatorio per non cadere nella tenaglia delle confische da parte degli organi di polizia. Uno scenario impensabile fino a poche settimane fa, tanto che, per esempio, nel Regno Unito, a pochi minuti da Londra, esiste un villaggio abitato in larga parte da miliardari oligarchi russi, che ora sono disperati a causa dell'impianto sanzionatorio.

St George's Hill, infatti, è un piccolo quartiere della cittadina di Weybridge, nella contea del Surrey. Si tratta di 420 ville e appartamenti in un contesto recintato in cui oltre un terzo degli abitanti parla in russo. Viene considerata una mini Mosca nel cuore del Regno Unito ad appena un'ora da Londra, in cui pare abitino anche alcuni amici di Putin. Al momento, però, non si trova più il clima spensierato che si respirava in questo fazzoletto di Inghilterra fino a febbraio, ora vige la disperazione perché i russi non sono più in grado di tenere il tenore di vita al quale sono abituati.

Niente più jet privati, niente più Uber, rifornimenti per le auto di lusso e qualunque altra azione che richieda una carta di credito, visto che sono state tutte bloccate. Per questo motivo nelle settimane precedenti, come riporta The Mirror, c'è stata una vera e propria corsa al contante da parte degli oligarchi, che hanno prelevato quante più banconote possibile. È stato uno degli assistenti di uno degli oligarchi a raccontare a The mirror la loro disperazione: "Ho dovuto sopportare di sentirli piangere perché non possono più salire a bordo di un jet privato o prenotare una vacanza o addirittura prendere un Uber. Ma è difficile provare simpatia per loro. Perché a loro non importa se le persone muoiono in Ucraina". E ancora, ha raccontato del pianto della moglie di uno degli oligarchi quando ha saputo che tutti gli elettrodomestici su misura ordinati per la loro villa da 10milioni di sterline erano stati bloccati.

"Appena prima della guerra una delle famiglie russe che conosco nel Surrey ha pagato 24.000 sterline per permettere a del caviale di arrivare su un volo da Mosca su un jet privato per una festa. Ma ora tutto sta cambiando ed è bello vedere che devono adattarsi al loro nuovo posto nel mondo. Ora ricevo cinque chiamate al giorno da miliardari russi che mi chiedono di aiutarli con problemi di carte di credito bloccate.

Chiedono se possono usare il mio indirizzo quando richiedono nuove carte per evitare le sanzioni", dice ancora l'assistente, svelando in che modo i russi colpiti dalle sanzioni si stanno organizzando per aggirare i blocchi.

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