Una "Blitzkrise" - crisi lampo - inimmaginabile, per colpa di un video-scandalo. In Austria in 24 ore è caduto il governo e il popolo austriaco dovrà tornare alle urne molto probabilmente nel mese di settembre anche se c'è un'ipotesi che possa slittare a ottobre. Un terremoto politico vero e proprio in salsa viennese ad appena una settimana dalle elezioni europee. Dalla pubblicazione del video tranello che inchioda Heinz Christian Strache, vice cancelliere e leader dell'estrema destra Fpoe, colto all'interno di un appartamento di Ibiza a parlare di come favore aziende russe per importanti commesse, all'annuncio di elezioni anticipate. Strache questa mattina quando ormai la bufera era incontrollabile si è dimesso dalla carica di vice cancelliere e leader della Fpoe. Il cancelliere Sebastian Kurz (OeVP, centrodestra) in serata ha annunciato la rottura con la FPOe. Durissimo il presidente della Repubblica, Alexander van der Bellen, che le ha definite "immagini vergognose, che non rappresentano l'Austria e gli austriaci".
"La fiducia verso le istituzioni può essere ricostruita solo attraverso elezioni anticipate", ha aggiunto. La crisi arriva come un fulmine da una "serata brava" di Heinz Christian Strache nel luglio del 2017 a Ibiza. Il leader della FPOe si trovava in una casa-vacanze sull'isola delle Baleari che in quel periodo ha una tariffa di 1000 euro a notte quando è stato vittima di una trappola architettata nei minimi dettagli. Il periodo è quello della campagna elettorale in vista delle elezioni in Austria che porteranno Strache a ricoprire l'incarico di vice cancelliere, ministro del servizio civile e dello sport del governo Kurz. Nel video tranello - diffuso solo ora dai media tedeschi Der Spiegel e Sueddeutsche Zeitung - si vede Strache in un momento di relax seduto sul divano dell'appartamento davanti ad un tavolino con sopra alcune bottiglie di alcolici. Vicino a lui una donna, bionda, molto attraente. Si tratta di Aljona Makarowa, sedicente nipote di un ricco oligarca russo vicino al presidente russo Vladimir Putin. Dall'altra parte del tavolino c'è anche Johann Gudenus, all'epoca vicesindaco di Vienna e fino ad oggi (anche lui dimessosi) capogruppo della FPOe in Parlamento.
Durante l'incontro si è parlato di vari temi, da come poter favorire aziende russe per importanti commesse fino a come acquistare quote (la donna aveva offerto circa 250 milioni di euro) della Kronen Zeitung, il maggiore tabloid austriaco.
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