“La Russia sta affrontando una colossale quantità di difficoltà per via delle sanzioni che stanno chiudendo quasi del tutto a Mosca l'accesso ai prodotti ad alta tecnologia”. A dirlo è stato nelle scorse ore il presidente russo Vladimir Putin.
Per la prima volta dall'inizio della guerra dunque, il leader del Cremlino ha ammesso importanti difficoltà derivanti dalle misure prese dall'occidente contro Mosca. Un cambio di rotta rispetto a quanto dichiarato nei mesi precedenti, in cui al contrario Putin ha provato a minimizzare la portata delle sanzioni.
Tuttavia il presidente russo non ne ha voluto fare un dramma. Parlando in videoconferenza durante la riunione del Consiglio sullo sviluppo strategico e sui progetti nazionali, il numero uno della federazione russa ha infatti fatto riferimento alla possibilità di superare il prima possibile tutte le varie avversità.
I problemi nel settore della tecnologia
Putin, in particolare, si è voluto soffermare sul settore tecnologico. Quello cioè dove, secondo la sua ricostruzione, la Russia sta patendo le peggiori difficoltà. Il leader del Cremlino non ha parlato infatti di problemi finanziari o di bilancio, né di crisi in altri settori industriali strategici, quali tra tutti quello bellico.
Il suo intervento si è limitato alle “colossali”, come da lui stesso definite, difficoltà nel campo dell'high-tech. Facendo però intuire come, da qui in avanti, senza risolvere i problemi in questo settore il serio rischio è quello di un effetto domino sull'economia russa.
“Come sapete – ha dichiarato Putin – non solo le restrizioni vengono utilizzate oggi deliberatamente e in modo speciale contro il nostro Paese, ma la chiusura quasi completa dell'accesso ai prodotti high-tech stranieri, che è diventato di natura globale ed è la base per il progressivo sviluppo di qualsiasi stato nel mondo moderno, è proprio dove stanno cercando di crearci barriere, al fine di frenare lo sviluppo della Russia”.
In poche parole, la Russia sta avendo problemi seri sul fronte tecnologico e da qui, come a macchia d'olio, i problemi potrebbero espandersi in altri settori. Il tutto, secondo la ricostruzione del Cremlino, a causa della precisa volontà dell'occidente di recare danni alla federazione.
“È chiaro che questa è una grande sfida per il nostro Paese – ha poi proseguito Putin – ma non ci troveremo in una sorta di confusione o, come prevedono alcuni dei nostri parenti, andremo indietro di dieci anni, ovviamente no. Al contrario, rendendoci conto della colossale quantità di difficoltà che affrontiamo, cercheremo in modo intenso e competente nuove soluzioni, utilizzeremo efficacemente le riserve tecnologiche sovrane esistenti, gli sviluppi delle società innovative nazionali”.
“Sviluppo impossibile se ci isoliamo dal resto del mondo, ma non ci isoleremo”
Il messaggio di Putin è chiaro ed è stato lanciato tanto a livello interno quanto a livello internazionale. Mosca riconosce difficoltà in un settore strategico e vitale, quale quello tecnologico, ma può cavarsela con precisi piani di sviluppo nel medio e lungo termine.
E, soprattutto, potrà cavarsela se non si isolerà dal resto del mondo. Circostanza temuta da molti russi evidentemente, visto che è stato lo stesso Putin a sottolineare questo aspetto. “Ovviamente, non possiamo svilupparci isolati dal resto del mondo”, ha dichiarato il presidente russo. “Ma noi – ha aggiunto – non lo faremo.
È impossibile nel mondo di oggi emettere un decreto ed erigere un enorme recinto. È semplicemente impossibile”. Vale a dire che la Russia, così come del resto già più volte ripetuto dallo stesso Putin negli ultimi mesi, non si isolerà nonostante le sanzioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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