"Putin è un criminale, può essere fermato solo così"

Mikhail Khodorkovsky, ex oligarca russo condannato a 14 anni di carcere in quanto dissidente, spiega cosa deve fare l'Occidente se vuole fermare lo Zar

"Putin è un criminale, può essere fermato solo così"

Mikhail Khodorkovsky è un ex oligarca russo proprietario del colosso petrolifero Yukos. Nel 2003, grazie all'aumento del prezzo dell'oro nero, diventa l'uomo più ricco di Russia con un patrimonio di circa 15 miliardi di dollari. Lo stesso anno, però, viene arrestato e mandato a processo per frode fiscale. Condannato a quattordici anni di carcere, gli asset più importanti della sua azienda vengono rilevati dalla compagnia di Stato Rosneft. Secondo Amnesty International, sarebbe stato Putin a volersi sbarazzare di lui dopo che Khodorkovsky ha criticato lo stato di corruzione in cui versava l'Orso bianco.

Come è cambiato Putin

Nel 2013 la Duma ha approvato un provvedimento di amnistia nei suoi confronti. Oggi vive a Londra ed è considerato il principale dissidente russo in esilio. Intervistato dal Corriere della Sera sul suo rapporto con Putin, spiega: "Avevamo rapporti di lavoro. Vent' anni di potere lo hanno cambiato. Oggi si permette di fare cose che prima non osava. All'epoca si comportava in maniera più normale, riconosceva l'esistenza di certi limiti. Ma al fondo è sempre lui. Ha la mentalità di un esponente della criminalità organizzata. È ciò che i leader occidentali non hanno mai capito, non capiscono adesso e, mi spiace, temo non capiranno mai". In merito a quanto sta accadendo in Ucraina, l'ex oligarca ritiene che si tratti di una aggressione frutto di una percezione deformata dalla realtà.

Inoltre, Khodorkovsky non crede che Putin abbia agito perché intimorito dalla Nato. "Detesta la Nato ma non la teme. Piuttosto è posseduto da una missione messianica". In merito a quello che può essere il futuro ucraino ritiene che i possibili scenari siano due: "Nel primo da parte occidentale si impone una no-fly zone e l'Ucraina resiste. Allora Putin perderà il potere, probabilmente entro due anni". Il secondo è che "conquisterà l'Ucraina e poi ci sarà una guerriglia di resistenza" che porterà a un peggioramento della situazione economica russa. E aggiunge: "dall'Ucraina arriveranno sempre più bare di soldati russi e il morale della popolazione in Russia peggiorerà". A chi gli chiede cosa può accadere se si concretizzasse quest'ultimo caso risponde che Putin attaccherà altri Paesi. "La Moldova verrà inghiottita già durante questa campagna. Dopo la conquista dell'Ucraina aspetterà qualche tempo che il morale nella popolazione russa si risollevi un po', in modo da riorganizzare l'esercito, poi si lancerà in una nuova aggressione".

I rapporti con l'Occidente

Khodorkovsky è piuttosto critico sia sulla Nato sia sul comportamento dei governi europei. Nel primo caso perché, in merito alla minaccia nucleare, non capisce che Putin "non è un suicida" e perciò "non schiaccerà il bottone se capisce che ci sarà una risposta equivalente". Nel secondo caso, invece, afferma di avere la sensazione che "non abbiano studiato bene la seconda guerra mondiale" perché "si comportano come fecero di fronte a Hitler". Sulle sanzioni spiega: "Nelle dittature, i ricchi imprenditori non hanno mai voce in capitolo per imporre un cambio al vertice. Tutti questi ricchi imprenditori colpiti dalle sanzioni per Putin non sono nessuno. Sono servitù. Non possono far nulla, sanno solo servire". È per questo che, dal suo punto di vista, queste non bastano. "La fase delle sanzioni è passata. Oggi o a Putin si dà una dimostrazione di forza militare, che lo forzi a negoziare, o lui andrà avanti". E il fatto che americani ed europei non agiscano, per Khodorkovsky, non è altro che un incoraggiamento a spingersi più avanti. Inoltre, non capisce perché l'Occidente sia convinto che il popolo russo non possa combattere "quando sarà ancora più povero". Il capo del Cremlino sarà in grado di convincere facilmente "il popolo impoverito a combattere".

Per questo non vede alternativa all'intervento militare e se questo non accade "diventa poco probabile riuscire a fermare il Cremlino".

L'ex oligarca ritiene ancora che per l'Ucraina, con l'aiuto occidentale, sia possibile fermare Putin ma allo stesso tempo afferma: "In Russia un dittatore perde il potere solo quando perde la guerra". Spiega perciò che l'Occidente può evitare di entrare nel conflitto ancora per due settimane ma poi "questa finestra di opportunità sarà chiusa".

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