Prosegue il botta e risposta tra Mosca e Washington. "Ho l'impressione - dice il presidente russo Vladimir Putin - che dopo aver fatto il test a Kiev siano disposti a organizzare una Maidan a Washington per non lasciar assumere l'incarico a Trump". Putin denuncia il tentativo di delegittimare quella che definisce una "convincente" vittoria del repubblicano alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, con il fango dei presunti incontri con le "prostitute" in un hotel di Mosca.
Come riporta Ria Novosti Putin ha definito "peggio delle prostitute" le persone che "commissionano notizie false" su Trump, e che "le fabbricano e le usano nella lotta politica". Putin osserva che la Russia ha costantemente a che fare con queste persone, "ma il fatto che tali metodi vengono usati contro il presidente eletto Usa è sicuramente un fatto unico. Una cosa simile - prosegue - non si era mai vista e sta a testimoniare il degrado dell’elite politica in Occidente, compreso gli Usa". Secondo il presidente russo "è difficile immaginare che Trump appena arrivato a Mosca sia corso in hotel a incontrare prostitute moscovite" quando da anni organizzava concorsi di bellezza in tutto il mondo.
I servizi di intelligence russi non seguono ogni miliardario americano in visita, ha aggiunto Putin. Che ha poi sottolineato la difficoltà di credere che un organizzatore di un concorso di bellezza possa aver incontrato "giovani donne con un livello basso di responsabilità sociale". Il clamore mediatico sollevato da queste accuse, prosegue il leader del Cremlino, "la dice lunga sull'abbassamento del livello delle elite politiche americane".
Putin si dice convinto che i rapporti tra Stati Uniti e Russia si normalizzeranno. "Risponde agli interessi sia dei popoli europei che di quelli russo e americano". A detta del presidente russo il disgelo "contribuirà allo sviluppo dell’economia mondiale, alla stabilità nel mondo e garantirà la sicurezza".
Smentito incontro Putin-Trump a Reykjavik
La Russia e gli Usa non hanno avuto contatti per quanto riguarda la preparazione di un summit bilaterale al più alto livello a Reykjavik.
Lo ha chiarito, in conferenza stampa, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. L’informazione sull'incontro tra Putin e Trump "non corrisponde alla realtà", ha spiegato Lavrov. "Tali contatti di discussione per tali piani non ci sono stati".
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