La guerra in Ucraina è una guerra anche di immagini: e anche quella del bombardamento da parte di un Sukhoi Su-24M russo sulle postazioni ucraine rientra in questa logica.
Mai come in questo conflitto, l'utilizzo delle immagini da parte elle forze in campo e dagli alleati è essenziale per condurre una vera e propria strategia informativa, se non di propaganda. Dal fronte di Kiev vengono continuamente rilasciati video che documentano le mosse russe e i colpi inflitti all'esercito invasore, in particolare attraverso gli ormai noti droni Bayraktar. Ma anche da parte di Mosca si produce una continua elaborazione di foto e video che confermano la buona riuscita delle operazioni o il dinamismo delle forze in campo. Come appunto accaduto per il Su-24M.
Il video del Su-24M
Il video, rilasciato dal ministero della Difesa russo attraverso i suoi canali ufficiali, mostra un aereo dell'aviazione di Mosca, un Su-24m (nome in codice Nato, Fencer) mentre bombarda a volo radente delle presunte postazioni ucraine mimetizzate. Il ministero della Difesa, nel suo messaggio rilanciato su Telegram accende i riflettori in particolare sulle capacità dell'equipaggio dell'aereo: "una manovra libera da un'altezza estremamente bassa" e la successiva attivazione delle contromisure per ingannare possibili difese antiaeree, i cosiddetti flares.
Sulle immagini esistono ovviamente alcuni punti interrogativi. Innanzitutto la manovra, sicuramente azzardata, e che secondo alcuni osservatori potrebbero più a uso delle telecamere che realmente efficace contro postazioni fortificate ucraine, specialmente in una fase in cui i missili spalleggiabili provenienti da Usa e Regno Unito hanno riempito gli arsenali di Kiev. Inoltre, altri si chiedano da dove provengano proprio le immagini: chi ha ripreso l'aereo Su-24M mentre compie la manovra. Qualcuno ipotizza si possa trattare di forze speciali russe. Ma non si conoscono effettivamente né il luogo né l'orario in cui è avvenuto l'attacco.
Gli analisti si dividono
Altra considerazione che si può fare sul punto è perché la Russia abbia scelto di pubblicizzare l'utilizzo - in modo così estremo e con piloti altamente specializzati - di un aereo fondamentalmente vecchio. Dal momento che è Mosca ad avere rilasciato il video, l'impressione è che il segnale sia quello di far capire le potenzialità di questi mezzi aerei che, tuttavia, sono sicuramente ben noti da tempo alle forze atlantiche. Il modello, infatti, non è solo risalente nel tempo, ma anche utilizzato su diversi fronti. Non va dimenticato che proprio un mezzo simile, non lontano dal confine siriano, venne abbattuto da due F-16 turchi e il pilota, il tenente colonnello Oleg Peshkov, venne ucciso dai ribelli dopo essere riuscito a eiettarsi dal velivolo, scatenando una delle più gravi crisi diplomatiche tra Russia e Turchia.
Nelle ultime settimane, anche l'emittente della Difesa russa Zvezda ha mostrato un Su-24M utilizzato contro le forze ucraine. Per qualcuno, mostrare l'uso di questi mezzi vuol dire che Mosca ha scelto di utilizzare questi mezzi più vecchi per operazioni come quella del video per dimostrare il pieno controllo dei cieli e del terreno in alcune aree dell'Ucraina.
Per altri il segnale che non vogliono utilizzare o mettere in pericolo i mezzi più preziosi dell'arsenale, che rischiano di essere invece colpiti dai sistemi antiaerei in dotazione alle forze di Kiev. Una duplice interpretazione che mostra come esista sempre un labile confine tra quello che un'immagine conferma o meno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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