Riconvertita fabbrica di guerra: produrrà mascherine

Lo stabilimento militare campano "Spolette" produrrà le mascherine indispensabili per proteggersi da Covid-19. Guerini: "In questa situazione di emergenza la Difesa sta mettendo in campo oltre a mezzi, medici, infermieri anche la sua capacità industriale".

Riconvertita fabbrica di guerra: produrrà mascherine

Se in tempo di guerra le fabbriche civili vengono spesso riconvertite per sostenere lo "sforzo bellico", nella guerra senza quartiere che l'Italia sta combattendo contro il Coronavirus accade il contrario. È di oggi infatti la notizia che una fabbrica della Difesa verrà appositamente riconvertita per consentire già in maggio la produzione di 200 mila mascherine FFP2 e FFP3 al giorno. Garantendone ben 6 milioni di unità al mese.

A riferire la buona notizia è stato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che ricordando l'impegno delle forze armate in questa emergenza ha dichiarato: "In questa situazione di emergenza stiamo mettendo in campo oltre medici, infermieri, uomini, mezzi, aerei, elicotteri anche la nostra capacità industriale. Con l'Aid, Agenzia industrie difesa, abbiamo avviato un progetto di riconversione di un nostro stabilimento che da maggio trasformerà le sue linee produttive per fornire mascherine". Lo stabilimento interessato a questa riconversione d'emergenza rifornirà la Protezioni Civile, che poi stabilirà a quali regioni e strutture verranno destinate, per garantire la sicurezza degli operatori sanitari, che, ovunque, lamentano la scarsità di mascherine che andrebbero cambiate continuamente per scongiurare o quanto meno ridurre il rischio di contagio.

Il ministro Guerini ha ricordato inoltre come questo non sia il primo e l'unico impegno sul fronte industriale militare per fronteggiare l'emergenza pandemia nel nostro Paese. L’Aid, attraverso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, ha produce "2 mila litri di disinfettante al giorno" da destinare agli ospedali che ne sono carenti. Un'equipe di 25 tecnici specializzati - compreso personale militare - è stato inviato presso l'azienda Siare - dove si producono gli indispensabili ventilatori impiegati nelle terapie intensive - per valutare dei piani di aumento della produzione. Ora la sinergia tra Industria e Difesa è prossima a compiere un ennesimo passo, che si tradurrà nella stipula di un accordo "quadro" della durata di "4 anni rinnovabili" con l'azienda italiana Bls srl: realtà specializzata da oltre mezzo secolo nella produzione di dispositivi per la protezione delle vie respiratorie che ora intende potenziare la produzione di mascherine protettive tipo FFP2 e FFP3; e al contempo di creare nuove linee di produzione delle suddette mascherine presso lo stabilimento militare "Spolette", un'antica fabbrica di polvere da sparo situata a Torre Annunziata, in Campania. Dopo un'apposita riconversione il sito militare inizierà a produrre le mascherine, e incrementerà inoltre la sua forza lavoro, assumendo "ulteriore personale - fino a 50 addetti - da distribuire su due o più linee produttive".

"Più in generale" - continua il ministro della Difesa - "nel corso di emergenze nazionali, l’intero prodotto è destinato unicamente a soddisfare le esigenze indicate dalle Autorità Governative per interessi nazionali. In situazioni non emergenziali il prodotto servirà a soddisfare le esigenze degli enti della Difesa, delle Forze di Polizia nonché quelle di Protezione Civile. Una collaborazione tra pubblico e privato che mette a fattore comune esperienza, know-how, innovazione, capacità di fare impresa e risorse".

Il supporto al Servizio Sanitario Nazionale conta d'essere un progetto a lungo termine, benché contingentato all’epidemia del Covid-19: una minaccia che ha colto alla sprovvista l'intera Sanità Mondiale, benché fosse stata ventilata da numerosi esperti che negli anni avevano portato a termine inquietanti studi su questo scenario ora verificatosi in tutta la sua letalità.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica