Le vittime delle violenze da parte dei combattenti dell'Isis riportano che il gruppo terroristico crede che una donna catturata dai miliziani possa convertirsi all'islam se viene stuprata da dieci terroristi. Questa quasi incredibile affermazione è stata resa nota dopo la pubblicazione di un'informativa delle Nazioni Unite che riporta che almeno tremilacinquecento persone vengono tenute in stato di schiavitù in Iraq.
Di questi schiavi la maggior parte è composta da donne e bambini della comunità di religione Yazida, curdi, nella fattispecie.
Una delle vittime ha dichiarato che, prima di subire la violenza, le è stata mostrata una lettera nella quale si scriveva che sarebbe diventata musulmana dopo essere stata stuprata da dieci combattenti. La vittima ha inoltre dichiarato che gli islamici hanno affermato che uccideranno gli uomini che non si convertiranno all'islam e si prenderanno le loro donne, poiché sono preda di guerra.
Ma i membri dell'Isis hanno difeso la loro azione sul sito della rivista on-line Dabiq, dichiarando che rendere schiave le famiglie dei miscredenti e prendere le loro donne come concubine sia un aspetto cardine della sharia.
Il Professor Saud Saleh dell'università cairota Al- Azhar conferma che i musulmani possono stuprare le donne catturate durante la guerra, poiché le prigioniere sono proprietà del combattente. Devono essere umiliate diventando proprietà del comandante dell'esercito o di qualunque musulmano che può fare sesso con loro esattamente come fa con le sue mogli.
Questi commenti fanno certamente pensare a una totale approvazione dell'Isis nei confronti della pratica di tenere le donne yazide come schiave.
Il Professor Andrew Holt, del dipartimento di storia dell'Università della Florida, ricorda che secondo i combattenti dell'Isis, la pratica di rendere schiave sessuali le donne
yazide e di altre minoranze religiose è un modo per evitare il peccato di praticare il sesso fuori dal matrimonio e di commettere adulterio. Per i membridell'Isis è anche il segno che la Battaglia Finale sta per avvenire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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