"Si sono comportati male". E Mosca rimuove gli alti ufficiali russi

La rivelazione dell'intelligence militare britannica: la Russia avrebbe licenziato diversi alti ufficiali per essersi "comportati male durante le fasi iniziali dell'invasione dell'Ucraina"

"Si sono comportati male". E Mosca rimuove gli alti ufficiali russi

Il mancato raggiungimento di una serie di obiettivi strategici avrebbe spinto Mosca a linceziare più di qualche comandante di alto livello. È quanto rivela l'intelligence della Difesa britannica nell'ultimo bollettino, secondo cui nelle ultime settimane la Russia avrebbe deciso di mettere fuori dai giochi diversi alti comandanti per essersi "comportati male durante le fasi iniziali dell'invasione dell'Ucraina".

Gli alti ufficiali licenziati

L'analisi odierna degli 007 di Londra è stata accompagnata con tanto di nomi e cognomi di esponenti di spicco, nei confronti di cui Mosca avrebbe deciso di adottare il pugno duro. Viene citato il tenente generale Serhiy Kisel, che comandava la 1a Armata di carri armati della guardia d'élite, che sarebbe stato sospeso "per non aver catturato Kharkiv".

A subire delle ripercussioni sarebbe stato anche il vice ammiraglio Igor Osipov, che comandava la flotta russa del Mar Nero, che probabilmente è stato sospeso "in seguito all'affondamento dell'incrociatore Moskva" che si è verificato nel mese di aprile. Pochi giorni fa pure l'intelligence di Kiev aveva parlato di un'azione intransigente contro Osipov, aggiungendo che sarebbero state avviate azioni investigative contro il suo primo vice ammiraglio Serhiy Pinchuk.

Inoltre l'intelligence militare britannica sottolinea che il capo di stato maggiore russo Valeriy Gerasimov potrebbe rimanere in carica, ma non è ancora chiaro "se mantenga la fiducia del presidente Putin". Il 9 maggio, in occasione del Giorno della Vittoria in Russia, Gerasimov sarebbe stato uno dei grandi assenti alla parata: voci nei suoi riguardi (mai confermate in via ufficiale) erano relative a un presunto ferimento in un attacco ucraino o a divergenze con i vertici del potere. Eppure di recente fonti militari occidentali hanno rimarcato un processo decisionale condotto a stretto contatto tra Vladimir Putin e Gerasimov.

Le difficoltà dei russi

Gli 007 di Londra hanno poi parlato di una "cultura di insabbiamento e capro espiatorio" che ha giudicato prevalente tra le fila del sistema militare e di sicurezza russo. Non mancano le ipotesi verso i prossimi scenari relativi all'esercito russo: molti funzionari coinvolti nel conflitto militare contro l'Ucraina potrebbero finire per essere "sempre più distratti" dall'attività bellica per cercare di "evitare la responsabilità personale" riguardo le difficoltà operative riscontrate dalla Russia nel campo di battaglia.

Infine viene posto l'accento su un altro aspetto che assume una rilevanza importante: considerando che gli ufficiali "cercano sempre più di rinviare le decisioni chiave ai loro superiori", non viene escluso che a stretto giro il modello centralizzato di comando e

controllo della Russia venga messo "a dura prova". L'intelligence militare britannica ritiene che per la Russia "sarà difficile" riprendere l'iniziativa se continuerà a versare in queste condizioni.

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