Il partito Pe’ a Corsica (Per la Corsica), nato dalla fusione dei nazionalisti del Femu a Corsica e dagli indipendentisti di Corsica Libera, ha ottenuto il 35,5 per cento delle preferenze alle elezioni regionali di ieri. Un risultato storico che significa avere ben 24 rappresentati nel Consiglio regionale, due in meno verso la maggioranza assoluta.
Il fronte nazionalista ha battuto il candidato del centrosinistra Paul Giacobbi, governatore uscente e vincitore del primo turno, che si è fermato al 28.5 per cento e il candidato della destra Josè Rossi, che ha raggiunto il 27 per cento. Il Front National di Marine Le Pen si ferma sotto al 10 per cento e ottiene quattro seggi.
“E’ la vittoria della Corsica e di tutti i corsi”, ha dichiarato il leader dei nazionalisti Gilles Simeoni, all’annuncio dei risultati delle votazioni. “Queste elezioni sono una volontà profonda di vera alternativa, una sete di democrazia, di sviluppo economico e di giustizia sociale”, ha spiegato il numero uno del partito mentre i festeggiamenti scoppiavano nelle vie di Ajaccio, Bastia e delle altre città dell’isola che da sempre sogna la propria autonomia.
“Saremo gli eletti di tutto il popolo”, ha detto Jean-Guy Talamoni,
leader di Corsica Libera, dedicando la vittoria “ai prigionieri politici e ai ricercati”. E ha aggiunto: “La Corsica non è una semplice circoscrizione amministrativa francese, ma un Paese, una Nazione, un popolo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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