È arrivata ieri la sentenza della Corte costituzionale che ha garantito, dopo mesi di carcere, la libertà a Erdem Gül e Can Dündar, direttore e caporedattore da Ankara del quotidiano turco Cumhuriyet, sotto accusa per un servizio in cui sostenevano che le autorità turche fossero implicate in traffici con gli islamisti in armi in Siria.
In carcere dallo scorso novembre, Gül e Dündar hanno trascorso 92 giorni in cella e il prossimo 25 marzo dovranno presentarsi in aula per il processo. Intanto la Corte costituzionale turca ha stabilito che il "diritto alla libertà personale e alla sicurezza" dei due è stato violato, come anche la loro "libertà di stampa e di espressione".
Con 12 voti contro 3, i giudici della Corte hanno deciso di liberare i due giornalisti, rinchiusi nel carcere di Silivri, alla periferia di Istanbul e accusati di avere ottenuto e rivelato segreti di Stato "a scopo di spionaggio" e di avere di cercato di rovesciare "con la violenza" il governo turco e di aiutare "organizzazioni terroristiche armate".
L'accusa vorrebbe per Gül e Dündar il carcere a vita.
"Scusate se vi abbiamo fatto aspettare così tanto - ha commentato il direttore di Cumhuriyet appena uscito dal carcere - Sapete, il 26 è il compleanno di Erdoğan. Siamo felici di festeggiarlo con questa decisione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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