Torna il sogno americano. Trump: "Stiamo costruendo un Paese sicuro, forte e orgoglioso"

Nel discorso sullo stato dell'Unione, Trump usa toni presidenziali e tende la mano a repubblicani e democratici: "Insieme proteggiamo i nostri cittadini". E lancia un patto su immigrazione e ricostruzione delle infrastrutture

Torna il sogno americano. Trump: "Stiamo costruendo un Paese sicuro, forte e orgoglioso"

"Il nostro è un nuovo momento per l'America, non c'è stato un momento migliore per iniziare a vivere il sogno americano, questo è il vostro momento, insieme possiamo ottenere assolutamente qualsiasi cosa". Il discorso sullo stato dell'Unione, pronunciato stanotte da Donald Trump, fa breccia nel cuore degli americani (video). È il primo della sua presidenza e, secondo i sondaggi realizzati a caldo, supera le vette di gradimento incassateda Barack Obama. Ben il 70% apprezza, infatti, le sue parole, le più twittate e googlate di sempre. "Stiamo costruendo un Paese sicuro, forte e orgoglioso".

Nel suo discorso Trump rivendica i successi che, a distanza di un solo anno dall'insediamento alla Casa Bianca, è riuscito a ottenere. A partire dai "massicci tagli fiscali" che gli hanno permesso di concedere "un enorme sollievo al ceto medio ed alle piccole imprese". E poi le politiche economiche che permetteranno alle imprese di espandersi e creare nuovi posti di lavoro. "Non importa dove siete stati o da dove venite, questo è il vostro momento", è l'incoraggiamento (bipartisan) lanciato dal leader degli Stati Uniti Trump in un discorso in cui riusce a usare un tono più presidenziale e a tendere la mano ai democratici per lavorare insieme sulle questioni dell'immigrazione e della ricostruzione delle infrastrutture. "Insieme, stiamo costruendo un'America più sicura, forte ed orgogliosa - dice - così questa sera tendo la mano a membri di entrambi i partiti democratici e repubblicani per proteggere tutti i nostri cittadini di ogni provenienza, colore e credo".

Dopo mesi di una presidenza accusata di essere divisiva, la recente battaglia con i democratici per il destino dei dreamers, i giovani immigrati a cui Trump ha tolto le protezioni varate da Obama, e le polemiche per le parole dure che il tycoon avrebbe usato contro i Paesi africani, usa il discorso sullo stato dell'uUnione per far passare un messaggio più pacato e, soprattutto, inclusivo. "Se lavorate sodo, credete in voi stessi, se credete nell'America allora voi potete sognare ogni cosa, essere qualsiasi cosa, ed, insieme ottenere assolutamente qualsiasi cosa", scandisce ispirandosi appunto al principio del sogno americano che i suoi detrattori affermano che vuole negare ai nuovi immigrati. Su questo fronte Trump propone ai democratici "un giusto compromesso", e offrendo "un percorso verso la cittadinanza" a circa 1,8 milioni di stranieri entrati da bambini nel Paese senza documenti in cambio di un "muro sul confine meridionale". Nonostante i toni più concilianti, il presidente conferma il giro di vite sugli ingressi, ed uno stravolgimento del sistema di immigrazione: fine del sistema della lotteria dei visti e dei ricongiungimenti familiari, ed il passaggio da un sistema "di immigrazione basato sul merito".

A livello internazionale, Trump preferisce invece mostrare il pugno duro. "Gli Stati Uniti - mette in chiaro - devono modernizzare e ricostruire i propri arsenali nucleari, con la speranza di non doverli mai usare". Perché ancora oggi, e questo è il punto centrale, c'è ancora bisogno che la deterrenza nucleare sia "così forte e potente che possa scoraggiare ogni atto di aggressione". "Forse un giorno nel futuro ci sarà un momento magico quando i Paesi del mondo si uniranno per eliminare le loro armi nucleari - continua il tycoon - sfortunatamente non siamo ancora a quel punto". Davanti agli occhi del presidente degli Stati Uniti c'è ovviamente la minaccia che arriva dalla "crudele dittatura" della Corea del Nord.

"Dobbiamo solo guardare al carattere depravato del regime nordcoreano per capire la natura della minaccia nucleare che costituisce per l'America ed i suoi alleati - spiega - l'irreponsabile corsa verso i missili nucleari della Corea del Nord potrebbe molto presto minacciare la nostra nazione noi stiamo conducendo una campagna di massime pressione per impedirlo". Quindi, l'avvertimento finale: "Compiacenza e concessioni hanno solo l'effetto di incoraggiare aggressioni e provocazioni".

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