Una portaerei che cambiò il corso del secondo conflitto mondiale nel Pacifico, entrata nel mito per aver partecipato al "Raid di Doolittle" su Tokyo e alla battaglia delle Midway. La USS Hornet era stata affondata nel 1942 dai giapponesi. Ma ora, il suo relitto è stato ritrovato, alla fine di gennaio, dall'equipaggio della spedizione archeologica Vulcan, il gruppo che cerca navi storiche, fondato da Paul Allen.
La squadra di spedizione, formata da 10 membri, ha localizzato il relitto, raccogliendo dati da archivi navali e dai rapporti di altre navi impegnate nella battaglia che decretò la fine della Hornet. La nave è stata scoperta dopo la prima immersione del veicolo subacqueo autonomo della Petral di Vulcan e confermata dalle riprese.
Il relitto si trova a 5.400 metri di profondità, sul fondo del Pacificio meridionale e i tecnici a bordo della Nave Petral di Vulcan hanno fotografato e filmato le parti del relitto: i cannoni, ancora puntati verso il cielo e un trattore da rimorchio per i caccia, posizionato sul ponte. Per catturare le immagini, gli archelogi del mare hanno usato speciali robot calati nelle profondità oceaniche.
La Hornet viene ricordata per il Doolittle Raid, il primo attacco aereo con obiettivi in Giappone, guidato dal colonello James Doolittle, durante la Seconda guerra Mondiale. Ogni aereo era composto da un equipaggio di cinque uomini e tutti sapevano che, anche se i caccia giapponesi non li avessero abbattuti, non avrebbero comunque avuto abbastanza autonomia per tornare dalla missione. Tokyo venne bombardata il 18 aprile del 1942, con pochi danni, ma la missione aveva inflitto una sconfitta psicologica. Ancora nel 1942, la Hornet contribuì a sconfiggere i giapponesi alle Midway.
L'ultima battaglia del "calabrone" americano fu quella di Santa Cruz, iniziata il 25 ottobre del 1942. La nave fu attaccata dai bombardieri giapponesi e dai loro siluri. Richard Nowatzki, oggi 95 anni, era un artigliere 18enne della Hornet durate la battaglia di Santa Cruz: "Hanno usato bombe perforanti per l'armatura- ha raccontato alla Cbs-e quando se ne sono andati eravamo morti nell'acqua". Quel giorno, la nave americana venne affondata e con lei morirono 140 membri del suo equipaggio.
L'equipaggio del Petral continua le sue missioni alla
ricerca dei relitti sommersi:"La Hornet era sulla lista delle navi da guerra che volevamo localizzare". Paul Allen, in particolare, era molto interessato a questa scoperta "che onora la sua memoria".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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