Due giornalisti britannici e un fixer e traduttore turco. Sono tre i giornalisti detenuti da giovedì in Turchia, dove stavano realizzando un servizio per VICE News sullo scontro in atto tra le autorità e i curdi del Pkk, dopo che il cessate il fuoco è stato definitivamente rotto alcune settimane fa.
Jake Hanrahan, Philip Pendlebury e un fixer locale sono stati trattenuti dalle autorità turche a Diyarbakir, città nel sud del Paese considerata la "capitale" curda. Con loro era stato fermato anche un autista, che è poi stato lasciato andare.
Se inizialmente le autorità contestavano alla troupe di VICE di stare lavorando senza un regolare accredito stampa, in seguito l'accusa è cambiata e ora i turchi sostengono che stessero dando "sostegno a un'organizzazione terroristica", cappello che racchiude anche i separatisti del Pkk.
"Le autorità turche hanno avanzato accuse false e senza fondamento", sostiene la testata, che accusa Ankara di voler mettere a tacere i giornalisti.
Hanrahan, Pendlebury e il loro fixer rimarranno comunque in carcere fino a che non si arriverà a giudizio, nonostante gli appelli lanciati nei giorni scorsi da organismi internazionali e gruppi che si occupano di libertà di stampa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.