È bufera in Germania sulla neo presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per via dei milioni di euro in consulenze esterne che gettano pesanti ombre sul suo operato da Ministro della difesa tedesco. Come riporta Politico, una commissione d'inchiesta del parlamento tedesco - lo strumento che i legislatori possono usare per sondare i misfatti del governo - sta esaminando il modo in cui queste consulenze sotto il suo ministero sono state assegnate senza un'adeguata supervisione e sta verificando se una rete di "conoscenze personali" abbia influito sulla stipulazione di tali accordi e appalti. Le ombre su von der Leyen non sono tanto sui milioni di euro spesi in consulenze esterne, piuttosto sulle modalità con cui venivano affidati questi incarichi milionari.
"Qualunque lavoro svolga la signora von der Leyen in futuro, non cambierà in alcun modo il fatto che la commissione investigativa opererà" ha sottolineato Tobias Lindner, membro del parlamento e portavoce della politica di sicurezza per il partito dei Verdi. Von der Leyen e il suo ministero hanno sempre rifiutato di commentare questa vicenda. Lo scorso novembre, tuttavia, l'allora Ministro della difesa ha spiegato al parlamento tedesco che ci sono stati "errori" nel modo in cui i consulenti esterni sono stati assunti e ha sottolineato che "questo non sarebbe mai dovuto accadere".
E mentre la commissione d’inchiesta ad hoc del Bundestag continua a indagare sull'operato di Ursula von der Leyen, come riporta Il Fatto Quotidiano il dicastero in risposta a un’interrogazione di Matthias Höhn, deputato della Linke, ha dovuto rendere noto l’esborso sostenuto per le consulenze esterne nella prima metà del 2019: una cifra, 155 milioni di euro, di poco inferiore a quella spesa da tutti gli altri ministeri messi assieme (178 milioni di euro). Il ministero delle Finanze ha giustificato questo evidente squilibrio spiegando che non esiste una definizione uniforme di "servizi di consulenza e supporto" esterni nei singoli ministeri. La prima volta che il pubblico ha sentito parlare dello scandalo delle consulenze del ministero della difesa è stato nell'autunno del 2018, quando i rapporti interni dell'Ufficio federale di revisione contabile tedesco sono stati divulgati ai media.
Come osserva Politico, l'Ufficio federale tedesco, analizzando 56 dei 375 contratti assegnati a consulenti nel corso del 2015 e 2016 - durante il mandato di Ursula von der Leyen - ha riscontrato che nella stragrande maggioranza dei casi il ministero della difesa non ha fornito una "giustificazione sufficiente" che possa aver motivato una consulenza esterna; in oltre un terzo dei casi, le procedure non hanno seguito le normali regole per l'aggiudicazione degli appalti. In generale, l'operato della neo Presidente della Commissione europea come Ministro della difesa è stato oggetto di pesanti attacchi.
In un recente convegno organizzato a Berlino da alcune industrie locali degli armamenti, il tenente generale Ingo Gerhartz, capo di Stato maggiore delle forze aeree del Paese, ha infatti condannato ferocemente l’attività svolta dalla von der Leyen all’interno del governo Merkel, incolpandola di avere "smantellato" la storica efficienza del settore militare in questione. Ad avviso dell’ufficiale, l’ex ministro avrebbe "abbandonato all’obsolescenza" i velivoli in dotazione alla Difesa, non provvedendo minimamente a sostituirli con mezzi moderni e tecnologicamente avanzati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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