Volodymyr Zelensky torna a farsi sentire su Telegram sferrando un nuovo attacco nei confronti della Russia, definita come "impotente". Pubblicando online le fotografie dei presunti danni causati dall'esercito di Mosca, il presidente ucraino afferma che i russi "stanno cercando di dare sfogo alla loro impotenza" perché "non possono sconfiggere l'Ucraina, ma per ora possono ancora bruciare le attrazioni per bambini al Gorky Park di Kharkiv o distruggere un ponte, un magazzino di grano o una casa".
Zelensky: "Russia lontana dalla civiltà"
"Più mette a segno colpi del genere, più la Russia è lontana dalla civiltà", è la conclusione di Zelensky, che proprio quest'oggi, intervistato dall'agenzia Interfax Ucraina, ha dichiarato che il suo paese non lascerà nessuno nelle mani dell'esercito avversario. "Ovviamente ricordiamo ogni città e comunità che sono ancora sotto occupazione: Kherson, Melitopol, Berdiansk, Energodar, Mariupol e le città del Donbass", ha aggiunto.
In uno dei suoi ultimi videomessaggi, il presidente ucraino ha spiegato che sono sempre di più gli insediamenti liberati e che l'esercito russo si starebbe ritirando da Kharkiv. Resta la situazione d'assedio all'acciaieria Azovstal, a Mariupol. "Attualmente sono in corso negoziati molto complicati sulla prossima fase della missione di evacuazione: il salvataggio dei medici gravemente feriti", ha detto Zelensky.
A che punto sono i colloqui
Al momento si cerca di contrattare per poter ottenere la liberazione dei soldati asserragliati all'interno dell'acciaieria. I dialoghi, tuttavia, sono ancora "molto complessi".
Per Zelensky, Kiev si sta affidando ad intermediari influenti, ma "le forze russe bombardano costantemente le acciaierie nel porto meridionale di Mariupol, l'ultimo bastione di centinaia di difensori ucraini in una città quasi completamente controllata dalla Russia, dopo più di due mesi di assedio".Quanto ancora durerà il conflitto? Il presidente ucraino ammette di non saperlo. Da parte sua c'è l'assicurazione che le autorità di Kiev stanno facendo il possibile per liberare il paese.
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