Paola Fucilieri
Per il momento in Procura il fascicolo aperto dal pm Fabio Napoleone è contro ignoti. Tuttavia sembra avrà presto un nome preciso il conducente dellauto pirata che laltra notte, in zona San Siro, si è scontrato con un centauro, morto sul colpo durante lincidente. Lautomobilista, qualche secondo dopo lo schianto, ha inchiodato la vettura, è sceso, si è guardato intorno e, dopo aver fatto un lungo sospiro come chi non sa o non capisce, è risalito sulla sua auto in tutta fretta e si è dileguato. Ad averlo notato, però, ci sono ben due testimoni. Che non hanno esitato a spiegare prima la dinamica dello scontro e poi anche il pirata della strada, con dovizia di particolari ai vigili del radiomobile di via Pietro Custodi. Intenti in queste ore a visionare i filmati delle telecamere che si trovano proprio lì, nel punto dovè avvenuto lincidente e in piazzale Lotto e che hanno ripreso sia il passaggio della vettura che la persona che ne era alla guida.
Mancavano una manciata di minuti a mezzanotte e mezza quando unutilitaria di colore nero che percorreva viale Caprilli - la strada che costeggia lippodromo - verso la periferia si è scontrata, svoltando a sinistra per imboccare via degli Odescalchi, con una Kawasaky 750 che proveniva da quella strada. Senza dubbio è doveroso sottolineare che il motociclista - Manuele D.G., un 29enne nativo di Rho, ma residente in provincia di Potenza - deve purtroppo la sua tragica fine allalta velocità: mentre lutilitaria curvava regolarmente verso la via Odescalchi, infatti, il giovane, trovatasela davanti allimprovviso e senza la possibilità di evitarla, ha fatto quanto ha potuto per controllare la sua moto e non andare a sbatterci contro. Finendo però comunque per schiantarsi sulla fiancata posteriore sinistra della macchina. E mentre il poveretto si bloccava lì, a ridosso dellauto e lo schianto gli apriva la cassa toracica, la sua moto, ormai a terra, strisciando, percorreva altri 106 metri.
È stato proprio in quel momento che, secondo i testimoni, dallutilitaria nera è sceso un uomo con i capelli lunghi, probabilmente sui quarantanni. Si è guardato intorno, ha dato una fugace occhiata al corpo del giovane a terra, supino, quasi non riuscisse a guardarlo più a lungo. Uno dei testimoni, in particolare, lo ha osservato bene. Ed era convinto che luomo si fermasse per prestare soccorso al ferito. Niente da fare: dinnanzi allo stupore dei presenti e dopo aver sospirato profondamente, lautomobilista è risalito in auto e ha proceduto a tutta velocità lungo via degli Odescalchi, facendo perdere le sue tracce.
Sul posto i soccorritori del 118 hanno tentato di rianimare il centauro per ben 50 minuti. Ma alluna e venti ne hanno dovuto constatare il decesso.
Sullasfalto è rimasto un unico frammento della vettura pirata, il fanale dilluminazione della targa.
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