F1, Verstappen domina la sprint race in Texas. Leclerc chiude al terzo posto

Dopo uno shootout molto serrato, la sprint race vede il campione del mondo salutare la compagnia e vincere in solitaria. Leclerc, superato da Hamilton, chiude terzo. La scelta delle soft di Sainz non paga

F1, Verstappen domina la sprint race in Texas. Leclerc chiude al terzo posto
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Nonostante aver già in tasca il terzo mondiale consecutivo, a Max Verstappen non è ancora passata la voglia di vincere. Dopo uno shootout molto serrato, con l’olandese che aveva messo dietro Leclerc di soli 55 millesimi di secondo, la sprint race non ha praticamente storia. Dopo aver rintuzzato l’attacco del ferrarista alla prima curva, Verstappen allunga progressivamente sui rivali, chiudendo i 19 giri del circuito di Austin con quasi 10 secondi di vantaggio sull’inglese della Mercedes. Giornata in chiaroscuro per le Ferrari: Leclerc non è mai stato in grado di tenere il passo dell’ex campione del mondo ma difende senza problemi il terzo posto da Norris. La scelta del box di montare le soft sulla vettura di Sainz non ha invece pagato: lo spagnolo nel finale perde due posizioni e chiude sesto. Con una McLaren che è tornata competitiva, la gara di domenica sera potrebbe essere interessante, almeno alle spalle del cannibale delle quattro ruote. A meno di problemi meccanici, difficile che Max si lascerà scappare l’ennesima vittoria.

Shootout al calor bianco

Viste le distanze minime viste nelle qualifiche del venerdì, i piloti si affollano all’uscita dei box appena si accende il semaforo verde. Pochi minuti bastano per capire che anche nel sabato dedicato alla sprint race ci sarà spazio solo per il duello tra la Red Bull del tre volte campione del mondo e la Ferrari del monegasco. Già con le medie, è l’olandese a spuntarla su Leclerc ma il resto delle scuderie top non sono lontane. Continua invece il weekend tra alti e bassi della McLaren, con il promettente Oscar Piastri che sfugge all’eliminazione negli ultimi minuti dell’SQ1. Prima della seconda fase dello shootout, c’è spazio per un incidente tra Leclerc e Russell, con il pilota Mercedes che sembra ostacolare il ferrarista alla curva 19.

Verstappen conferma che, almeno con le medie, la sua Red Bull ne ha ancora di più della Ferrari ma, a cinque minuti dalla fine, sono Alonso ed Hamilton a rischiare di saltare la sessione finale che deciderà la griglia di partenza della sprint race. L’unica emozione si vede nell’ultimo tentativo, quando, alla curva 9, Max Verstappen tocca il cordolo e perde il controllo della vettura. Testacoda innocuo ma che costringe l’olandese a tornare ai box. Poco prima della partenza dell’SQ3, la Fia fa sapere che i track limits alle curve 9, 12 e 19 sono stati cambiati per evitare quelle penalità che hanno rovinato gli ultimi gran premi. Quanto il resto dello shootout era stato noioso, tanto gli ultimi minuti sono emozionanti. Succede tutto in un paio di giri; Verstappen mette un buon tempo ma non così dominante come al solito. Leclerc, Norris e Hamilton sono vicinissimi, con il ferrarista a soli 55 millesimi: nell’ultimo giro sia lui che gli inglesi incappano in piccoli errori che consentono a Verstappen di partire dalla prima piazza.

F1 USA Shootout Leclerc

In seconda fila a fianco di Hamilton partirà la McLaren di Lando Norris mentre il suo compagno di squadra condividerà la terza fila con la Ferrari di Sainz. Se il settimo posto di Perez è giustificato dal mediocre stato di forma del messicano, la Mercedes combina un mezzo pasticcio con Russell: l’inglese, infatti, non aveva un treno di soft pronte per la SQ3 e deve accontentarsi dell’ottavo posto. Le distanze tra i piloti restano comunque minime.

Hamilton attacca, Max ne ha di più

L’undicesima sprint race della storia della Formula 1 prende il via alla mezzanotte italiana con quasi tutte le vetture che montano medie usate: uniche eccezioni, Albon che monta gomme nuove e Carlos Sainz che azzarda le soft. La partenza vede subito volare scintille tra Verstappen e Leclerc; l’attacco del monegasco alla curva 1 non riesce e questo mette in posizione ideale Hamilton, che infila il ferrarista tre curve dopo. Alle loro spalle, la maggiore trazione delle soft consente a Sainz di superare Norris e portarsi in quarta posizione. Più indietro l’altra McLaren di Oscar Piastri ha il suo bel da fare per tenere dietro Perez e l’australiano è costretto ad alzare bandiera bianca dopo un lungo alla curva 12. Russell era subito dietro e ne approfitta. In testa al gruppo, Verstappen non riesce a staccare l’arrembante Hamilton, molto più rapido del campione del mondo nel primo settore: la sua Red Bull è avanti solo di 7 decimi, in piena zona Drs.

F1 USA Sprint race partenza
Fonte: Twitter (@F1)

Il weekend disgraziato della McLaren continua al settimo giro, quando Piastri non riesce a contenere l’attacco dell’Alpine di Gasly in curva 1 e scivola all’ottavo posto. Il sabato della Mercedes è invece rovinato dalla penalità di cinque secondi inflitta dalla direzione a Russell per aver superato i limiti della pista. Attorno a metà gara le cose si delineano più chiaramente: Verstappen stacca Hamilton quanto basta per condurre in maniera tranquilla mentre l’azzardo della Ferrari non paga alla lunga. Carlos Sainz inizia a perdere terreno, con Norris che si rifa sotto in maniera pericolosa. Alla fine, con le gomme ormai deteriorate, lo spagnolo viene superato in rapida successione da Norris e Perez, scivolando al sesto posto.

F1 USA Sprint race Sainz sorpasso
Fonte: Twitter (@F1)

Ferrari in chiaroscuro

Nonostante un weekend non semplice da interpretare, la McLaren sembra avere trovato il setup giusto almeno sulla vettura di Lando Norris. Dopo aver scavalcato Sainz, il pilota inglese inizia a girare a ritmi insostenibili per Leclerc, che perde circa mezzo secondo al giro. A sei giri dalla fine della sprint race tutto sembra puntare all’ennesima cavalcata solitaria del campione del mondo; Hamilton, che era rimasto negli scarichi dell’olandese per diversi giri, ora è a 4,3 secondi, ben oltre la zona Drs. Più dietro, Sainz ha parecchi problemi a tener dietro Russell, ansioso di guadagnare posizioni in vista della penalizzazione. L’inglese attacca deciso alla curva 1 ma lo spagnolo mantiene il sangue freddo e gli rende il favore poco dopo, riprendendosi la posizione.

F1 USA Sprint race Sainz Russell @ScuderiaFerrari
Fonte: Twitter (@ScuderiaFerrari)

Queste sono le ultime scintille di questa sprint race, che nei giri finali vede Norris incapace di rosicchiare altri secondi ad un consistente Leclerc. Alla fine anche l’aggressivo Russell si accontenta della settima posizione. Chi, invece, non ha per niente voglia di alzare il piede dall’acceleratore è proprio Verstappen, che porta il vantaggio su Hamilton a quasi 10 secondi. Considerata la lunghezza della gara, una prova di forza schiacciante quella del tre volte campione del mondo. Nelle retrovie, ancora problemi ai freni per Stroll, con il pilota della Aston Martin costretto al ritiro.

Non succede altro fino alla fine: ennesima vittoria dominante di Verstappen, buon secondo posto per Hamilton e un Leclerc un po’ in ombra sul gradino più basso del podio. Prestazione meno convincente quella di Sainz, la cui gara è stata rovinata dall’impiego delle soft, incapaci di arrivare in buone condizioni fino al traguardo.

F1 USA Sprint race Verstappen Hamilton @redbullracing
Fonte: Twitter (@redbullracing)

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