E anche le celebrazioni per i 100 anni della radio ce le siamo tolte di torno. Ora inizia la parte più difficile: attrezzarsi per i prossimi 100. Nei primi 6 mesi del 2024 la radio ha raggiunto 35 milioni e 252mila italiani ogni giorno, il 3,7 per cento in meno rispetto al 2023 ma pur sempre una gigantesca e varia quantità di pubblico (dati Ter). Nonostante la radio sia un medium molto più simile a Internet di quanto lo sia la televisione, molte analisi e alcune proiezioni prevedono un futuro critico, soprattutto per un presunto e preoccupante disinteresse della Generazione Z (ma a 8 o 14 anni neanche i millennials o la Generazione X ascoltavano la radio...). In realtà è difficile immaginare la sparizione della radio nei prossimi decenni, vista anche la capacità di aggiornarsi e reinventarsi mostrata finora. Ci sarà un aggiustamento, ci saranno inevitabili correzioni di rotta e cambi di contenuti, com'è inevitabile. Ma le mode passano, la radio resta.
La radio è trasversale e potentissima, non ha bisogno di copiare gli altri mezzi di comunicazione.
Quando si è pensato di fare la radio come si fa la tv è andata male. E così oggi è un gigantesco svarione pensare di fare radio come fosse un social. La radio è stata il primo social e ci sarà ancora quando i social saranno spariti. A costo di non imitare nessuno e restare unica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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