MyPlant & Garden è "sbocciata": aumentati del 40% i visitatori

Successo per la seconda edizione del Salone internazionale del verde che si tenuto a Fiera Milano. Tante le novità, anche tecnologiche, presentate dalle imprese di tutta la filiera produttiva. E si è discusso anche di "Milano città verde"

MyPlant & Garden è "sbocciata": aumentati del 40% i visitatori

MyPlant & Garden, il Salone internazionale del verde che si tenuto a Fiera Milano, è sbocciato alla seconda edizione: code ai tornelli d’ingresso, forte incremento dei visitatori, oltre 40% in più, fitta presenza di operatori professionali tra gli stand, tanti affari e contatti utili per gli espositori che erano 441, 102 in più rispetto alla prima edizione del 2015.

“I numeri – commenta Gianpietro D’Adda, presidente del Consorzio Myplant – parlano da soli, e confermano che questa è la più importante manifestazione professionale del settore in Italia. Stiamo raccogliendo adesioni per la prossima edizione da aziende venute in visita, anche dall’estero, soprattutto dal Nord Europa, e stanno arrivando anche gli ordini”. Anche la exhibition manager Valeria Randazzo è soddisfatta: “Il nostro obiettivo, già dall’anno scorso, era diventare nel tempo il grande contenitore espositivo di riferimento del settore. I risultati stanno premiando il lavoro svolto sinora”.

I 15.000 metri quadrati dei padiglioni 16 e 20 per tre giorni hanno reso Fiera Milano il centro del business del florovivaismo e dell’intera filiera verde, con otto settori rappresentati: vivai, fiori, decorazione, edilizia, macchinari, servizi, tecnica, vasi. Tante le novità in mostra, dal mondo dei terricci, delle sementi, dei substrati, dei nutrimenti, fino alle nuove tecnologie impiantistiche wireless, all’innovativo cemento super-drenante, alle nuove linee di incubatori (domestici, professionali e industriali) per le giovani piante. Ampio lo spazio per i manti erbosi sportivi, urbani e perfino verticali, i complementi e attrezzi per manutentori e giardinieri, le strutture e gli impianti per le colture protette, i prodotti fitosanitari.

L’ultima giornata di Myplant & Garden ha ospitato anche un confronto tra i rappresentanti dei candidati sindaci per le prossime elezioni comunali a Milano, invitati a confrontarsi sul tema Milano Città Verde. Il dibattito, promosso da Green City Italia, ha coinvolto Patrizia Bedori (Movimento 5 Stelle), Milena Bertani (Italia Unica, in rappresentanza di Corrado Passera), Nicolò Mardegan (NoixMilano), Fabrizio De Pasquale (consigliere comunale, in rappresentanza di Stefano Parisi). Il tavolo è stato coordinato dal presidente di Green City Italia e architetto paesaggista Adreas Kipar, che ha lanciato una sfida: l’impegno da parte della prossima amministrazione di 100 milioni di euro in cinque anni per un radicale cambiamento nella politica del verde urbano, per una consecutiva sostituzione delle alberature esistenti in forte stato di sofferenza (dei 180.000 alberi censiti almeno la metà andrebbero sostituiti, anche per gli adattamenti imposti dal cambiamento climatico in atto) e per il rilancio dei Raggi Verdi e della Cintura Verde di 72 km: una nuova nervatura verde all’interno del tessuto urbano.

Generale il consenso per una maggiore attenzione al verde e per la valorizzazione di quello che già esiste. Ma con approcci diversi al problema e differenti priorità nelle scelte. Bedori ripropone con forza l’obiettivo “cemento zero”, che dovrebbe essere anche il principio guida nella riconversione dei sette scali ferroviari dismessi, temporaneamente sospesa. De Pasquale vuole la completa realizzazione del progetto “Raggi Verdi”, un piano organico per le piste ciclabili e soprattutto l’introduzione di stimoli per gli investimenti privati a favore dell’ambiente e della qualità architettonica (sarebbe utile in tal senso la creazione di fondazioni a cui affidare le gestione dei pachi storici e la raccolta di risorse e sponsorizzazioni). Bertani intende valorizzare la grande cintura verde dei parchi extraurbani e delle cascine, che circonda Milano, e integrarla nella politica del verde della città con la candidatura di Milano a riserva della biosfera riconosciuta dall’Unesco: un progetto che tra l’altro responsabilizzerebbe tutte le parti in causa e stimolerebbe l’attivazione di risorse comunitarie.

Mardegan, favorevole alla M4 e in generale all’ampliamento della rete della metropolitana che riduce il traffico automobilistico e contribuisce al miglioramento dell’aria, mette sul tavolo diverse idee: finanziamento delle politiche del verde con gli introiti dell’area C; valorizzazione degli orti urbani, agevolando la vendita diretta dei prodotti; conversione a parco dello scalo Farini; vincoli di verde per l’edilizia sociale; completamento dei Raggi Verdi.

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