Napoli - La città affonda nella "monnezza" e il neosindaco Luigi De Magistris balla e canta Ymca al Gay pride. Il primo cittadino ha inaugurato la manifestazione e poi ha sfilato insieme a Vladimir Luxuria. Nel frattempo in città continua l'emergenza rifiuti e De Magistris lancia appelli di speranza ai cittadini furenti: "Dobbiamo essere tutti ottimisti". "Da parte nostra c’è il massimo impegno, stiamo facendo tutto, anche più delle nostre competenze. Io continuo ad essere ottimista e fiducioso e anche i cittadini, pur indignandosi, devono essere fiduciosi", ha proseguito. Il sindaco ribadisce che l’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di rendere Napoli autonoma, "l’ho detto al Governo, al prefetto, alla Regione, alla Provincia, che noi puntiamo a superare la dipendenza da altri e che perciò oggi abbiamo bisogno di una legge e non di una carità". "Sono certo che insieme ai cittadini creeremo un ciclo di rifiuti rivoluzionario", conclude De Magistris.
L'allarme del sindaco "È evidente che c’è una strategia dietro ai roghi e ai blocchi stradali", ha proseguito De Magistris. "Qualunque cittadino sa che l’incendio di un cassonetto causa diossina i rifiuti incendiati diventano speciali e occorrono giorni per rimuoverli". A parere del primo cittadino di Napoli i roghi e i blocchi stradali sono aumentati in questi giorni "quando noi dal Comune abbiamo emanato quattro ordinanze, avviando una rivoluzione". Infine il primo cittadino di Napoli auspica che i responsabili siano presto individuati e puniti dalla magistratura.
Scaricabarile: ora tocca al Cav Prima ringrazia il capo dello Stato per il "bellissimo intervento" sull’emergenza rifiuti a Napoli, sta seguendo con molta attenzione i lavori che stiamo facendo". E poi torna a bombardare il Cav: "La responsabilità ora più che mai pesa sulle spalle del premier. La disponibilità delle Regioni a prendere rifiuti c’è, spetta a Berlusconi fare il decreto sbloccaflussi ed evitare rischi per la salute dei napoletani"
La Lega: "No ai rifiuti al Nord" La Lega Nord continua nella sua linea di fermezza e insiste nel dire che nemmeno un sacco dei rifiuti di Napoli debba arrivare in Lombardia.
Il governatore del Veneto, Luca Zaia dice: "I rifiuti di Napoli non li vogliamo, ma siamo disposti ad offrire tecnici disposti a dare una mano per impostare una raccolta differenziata" perché "abbiamo al riguardo 10-11 anni di storia alle spalle e per questo siamo infatti riusciti ad eliminare le discariche"
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