Ci ha messo un giorno l’ex manager di Diego Armando Maradona, Stefano Ceci, per rispondere al figlio napoletano del compianto campione argentino. La replica alle accuse mosse da Diego junior è secca e dovrebbe porre fine alle polemiche nate negli ultimi giorni. Oggetto del contendere, le casacche celebrative con il volto di Maradona indossate dal Napoli nel corso della partita con il Verona. Al figlio del pibe de oro non convinceva l’accordo stipulato tra Ceci e il presidente Aurelio De Laurentiis sullo sfruttamento dei diritti d’immagine del calciatore, un atto contestato pubblicamente da Diego junior.
“Ho tutti i diritti – ha dichiarato nel corso di un’intervista a radio Kiss Kiss l’ex manager – per stipulare accordi con il Napoli calcio. Ho un contratto di quindici anni, rinnovabile per altri dieci, firmato da Diego con tanto di avvocati, notaio e postilla delle ambasciate: stabilisce che il 50% degli introiti dei contratti pubblicitari da me sottoscritti sarebbe andato a Maradona e dopo ai suoi eredi”. Per il momento, però, la metà dei soldi dell’accordo restano bloccati. Come ha spiegato Ceci, la parte destinata agli eredi non può essere ancora fruita, poiché, oltre ai cinque figli riconosciuti dal fuoriclasse argentino, si attende di sapere se a questi si aggiungeranno altri successori, viste le rivendicazioni di altre donne che hanno affermato di aver avuto i loro figli da Maradona.
L’ex manager del pibe de oro, comunque, si è mostrato conciliante don Diego junior. Non si vuole andare allo scontro anche perché a breve ci sarà la celebrazione del primo anniversario della morte del calciatore e questo evento deve unire, non dividere la città. I napoletani attendono anche di scoprire la statua di Maradona, fatta realizzare proprio da Ceci, che sarà resa pubblica il prossimo 28 novembre, in occasione della partita di campionato con la Lazio.
Dalle prime indiscrezioni, come riporta la Repubblica, la scultura dovrebbe essere a grandezza naturale col calco della mano e del piede sinistro, realizzati ovviamente in collaborazione con Maradona quando era ancora in vita.
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