Era la televisione preferita dai detenuti delle carceri napoletane, non solo per le canzoni neomelodiche trasmesse per intere ore, ma soprattutto perché inviava messaggi in codice ai reclusi. È stata sequestrata dalla polizia postale e delle comunicazioni della Campania un’emittente televisiva di Napoli, che faceva arrivare notizie criptate agli “ospiti dello Stato”, come venivano definiti i prigionieri.
La rete Tv faceva parte di un ventaglio di emittenti sequestrate perché irradiavano il segnale in maniera abusiva, senza le necessarie autorizzazioni. Gli impianti si trovano nell’area vesuviana e sono stati localizzati dagli agenti della polizia postale.
I sequestri sono stati richiesti dalla Procura di Napoli e disposti dal giudice per le indagini preliminari del tribunale napoletano.
Sempre al sud, poco più di un anno fa, furono sequestrati Tv e giornali all’editore Mario Ciancio. A Catania, in Sicilia, gli organi di informazione erano collegati alla mafia locale e il proprietario era indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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