"Gli scafisti non sono trafficanti, ma poveri cristi". La lezioncina della Bompiani al governo

L'incredibile intervento della scrittrice Ginevra Bompiani a Piazzapulita: ecco cosa dice degli scafisti. E invita a vedere il film di Garrone

"Gli scafisti non sono trafficanti, ma poveri cristi". La lezioncina della Bompiani al governo
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Mentre Giorgia Meloni si trova impegnata in una durissima battaglia per difendere i confini nazionali e far sentire le ragioni dell'Italia sui tavoli europei e non solo, continuano gli attacchi serrati della sinistra e dei promotori dei porti aperti. Solo pochi giorni fa la rappresentante dem Laura Boldrini è arrivata a dichiarare che l'emergenza di Lampedusa sarebbe stata in quale molto esacerbata per "attirare l'attenzione e alzare i toni", evidentemente dimenticando lo stato in cui versa da anni la più grande delle isole Pelagie.

Giovedì sera è stata la volta della scrittrice ed editrice Ginevra Bompiani, da sempre schierata nella fazione pro-accoglienza. Ospite di Piazzapulita, trasmissione di La7 condotta da Corrado Formigli è salita in cattedra per dare una lezione al governo Meloni. "Ci sono due cose che la Meloni e anche il ministro Piantedosi dovrebbero chiarirsi. Parole, semplicemente", ha esordito la Bompiani. "La differenza tra scafisti e trafficanti è fondamentale. Se non capisce che gli scafisti sono dei poveri cristi messi lì dai trafficanti, e i trafficanti sono invece delle persone, delle bande..."

A un certo punto è stato addirittura tirato in ballo il film di Matteo Garrone, Io Capitano, che descrive sia la situazione dei centri di detenzione in Libia che le vicissitudini affrontate dai migranti in mare. "Il film di Garrone dovrebbe essere visto dalla Meloni, da Piantedosi, da tutta la destra!", ha esclamato Ginevra Bompiani. "Capirebbero almeno la differenza!".

"L'altra cosa", ha poi proseguito, "l'altra parola che dovrebbero capire, è 'diffusa', la parola 'accoglienza diffusa', non vuol dire 'accoglienza generalizzata'. Vuol dire accoglienza contenuta in piccole strutture, com'erano gli Sprar, che sono stati smantellati, non si sa perché, diffuse nel territorio. Questo vuol dire 'accoglienza diffusa', non significa che bisogna accogliere tutti! Nessuno ha mai detto di accogliere tutti i migranti!".

La Bompiani ha poi voluto precisare che, in ogni caso, non siamo noi a decidere il numero di migranti in arrivo. "Non possiamo gestire questa situazione", ha affermato, "possiamo però gestire altre cose.

Possiamo gestire l'accoglienza, e potremmo anche gestire le partenze se invece di pagare la Libia – infamia – e la Tunisia – altra infamia –, noi dessimo questi soldi, non per trattenere i migranti ma per combattere i trafficanti, ai leader dei paesi. Perché i trafficanti sono effettivamente delle bande criminali!".

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