I Verdi difendono gli occupanti di Milano. Ira del sindacato di polizia

Sgomberare d'agosto un centro sociale diventa una colpa: questo il messaggio che passa dal messaggio dei Verdi dopo l'intervento sul Casa Loca. I poliziotti non ci stanno

I Verdi difendono gli occupanti di Milano. Ira del sindacato di polizia
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Sgomberare un centro sociale, il Casa Loca che occupava abusivamente un edificio privato di proprietà del Gruppo Pirelli, è diventato motivo di polemica nel nostro Paese. Al di là delle solite tesi nostalgiche di chi vorrebbe abolire la proprietà privata, dando carba bianca a squatter e anarchici per occupare. Ma soprattutto, quel che colpisce del dibattito che si è acceso ieri subito dopo lo sgombero, avvenuto in maniera civile, senza scontri e senza particolari problemi, è la "rabbia", testuale, di due esponenti dei Verdi di Palazzo Marino per lo sgombero effettuato ad agosto. Il motivo? Non c'erano attivisti e studenti a fare resistenza perché in vacanza. D'altronde, è agosto anche per loro ed erano in ferie.

"Fa rabbia constatare come si sia aspettato agosto per procedere, con la città e il quartiere svuotato da attivisti, studenti della vicina università e semplici cittadini che normalmente abitano e attraversano lo spazio", sono le dichiarazioni di Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara che, invece di ringraziare le forze dell'ordine per aver riportato la legalità in un quartiere come Bicocca, lamentano l'intervento su un centro sociale sguarnito. Comprensibile lo sconcerto di Pasquale Griesi, segretario per la Lombardia e coordinatore nazionale reparti mobili del sindacato FSP della Polizia di Stato davanti alle parole dei due esponenti della maggioranza di Beppe Sala.

Il sindacalista ha immaginato quello che sarebbe dovuto essere, e non è stato, il comunicato post-sgombero degli esponenti di Palazzo Marino: "Ringraziamo Prefetto, Questore che grazie al tavolo tecnico, hanno eseguito l'ordine dell'Autorità Giudiziaria di mettere in atto il sequestro preventivo di un immobile occupato da 20 anni, senza aver creato nessuno scontro o momento di tensione tra le forze dell'ordine e gli occupanti. Da oggi anche appartenenti ai collettivi, centri sociali, anarchici potranno provare l'ebrezza di pagare regolarmente un affitto o un mutuo, come del resto fanno gran parte dei cittadini italiani e milanesi". Invece, spiega Griesi, "ci ritroviamo a leggere che le colpe di chi gestisce l'ordine e la sicurezza pubblica di questa città siano di aver 'atteso agosto', 'quartiere svuotato da attivisti', viene lecitamente da chiedersi, se ci fossero stati, cosa avrebbero fatto? Attaccare la Polizia?".

Come forza di polizia, aggiunge il sindacalista, "noi preferiamo che si continui così, questa è la strada giusta, gli scontri vanno evitati, si riesce sempre a strumentalizzarli. Un'altra domanda lecita viene spontanea, chi e perché gradisce gli scontri e la tensione con le forze dell'ordine? Chi e perché desiderava avere altri 20 poliziotti feriti?".

E Griesi conclude: "Solidarietà alle Istituzioni Democratiche di questo Paese che anche ad agosto sono riusciti a riportare la legalità per un immobile occupato da 20 anni. L'occupazione é reato e il diritto alle ferie è garantito anche ad attivisti e anarchici"

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