"Milano sarà un po' più triste". I Verdi difendono il centro sociale sgomberato

Sgombero d'agosto senza scontri per il centro sociale Casa Loca di Milano. Ma dai Verdi lamentano che sia avvenuto mentre gli studenti e gli attivisti sono in vacanza

"Milano sarà un po' più triste". I Verdi difendono il centro sociale sgomberato
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Da questa mattina le forze dell'ordine sono impegnate nello sgombero del centro sociale Casa Loca in viale Sarca a Milano. È uno dei tanti centri sociali del capoluogo lombardo che hanno occupato abusivamente locali privati ma oggi è arrivato l'ordine di sgombero per restituire l'edificio, di proprietà del gruppo Pirelli, al legittimo proprietario. I poliziotti si sono presentati alle 7.30 del mattino in viale Sarca, chiudendo ogni accesso per evitare fughe e all'interno della struttura occupata hanno trovato una sola persona.

Il tam-tam è partito rapidamente e sono arrivate sul posto altre 10 persone in mattinata ma, a differenza di quanto avevano sperato gli squatter, non c'è stato l'assalto. Il 6 agosto, dopo tutto, è tempo di ferie anche per gli anarchici. Nonostante siano stati in pochi a presentarsi, c'è stato comunque un tentativo di contestazione con slogan e cori lo sgombero ma non si sono registrate tensioni di sorta. Ancora una volta, l'ala radicale della sinistra che siede del parlamentino cittadino di Palazzo Marino sotto la guida di Beppe Sala è intervenuta per difendere gli abusivi. I consiglieri comunali dei Verdi, Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara, si sono lamentati del fatto che lo sgombero sia avvenuto ad agosto, perché "fa rabbia" che si sia proceduto "con la città e il quartiere svuotato da attivisti, studenti della vicina università e semplici cittadini che normalmente abitano e attraversano lo spazio".

Giustamente esiste il diritto alla vacanza degli occupanti, che dai Verdi si premurano di difendere, sostenendo una tesi secondo la quale la polizia non avrebbe dovuto intervenire con il centro sociale sguarnito: perché? "Mentre Bicocca continua a popolarsi di studentati esclusivi, oggi perde un presidio che da più di vent'anni assicurava una mensa sociale e un pensionato universitario, oltre a iniziative culturali e intellettuali di tutto rilievo. Solidarietà a attiviste e attivisti", conclude la nota di Gorini e Chucchiara, completamente avulsi dal concetto di legalità e di rispetto delle regole. A far loro eco è arrivato un terzo esponente dei Verdi, secondo il quale lo sgombero "è proprio il simbolo dell'incapacità di affrontare i problemi".

Di diverso tenore le dichiarazioni di Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega e consigliere comunale di Milano, che dopo aver ringraziato prefettura e forze dell'ordine ha ribadito il punto di legalità che è necessario riportare in città: "Gli amici violenti della sinistra, più volte osannati anche in Aula consiliare dai consiglieri del Pd, non possono avere la strada spianata per fare ciò che vogliono senza rispettare le regole. È singolare che i figli di papà chiamino i rinforzi perché troppo pochi presenti nell'edificio". Probabilmente, ha proseguito, "i compagni della Salis saranno in vacanza in Sardegna in qualche resort. L'obiettivo deve essere la restituzione degli edifici privati ai legittimi proprietari e la liberazione degli alloggi occupati nelle case popolari".

Dello stesso avviso Riccardo De Corato, dichiara il deputato di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato, che auspica che, sulla scia di questo sgombero, "si proceda, al più presto, anche allo sgombero degli altri dieci immobili occupati abusivamente dagli anarchici e no-global che molto spesso nei fine settimana, in città, non perdono occasione per unirsi ai pro-Hamas, creando spesso disagi ai commercianti".

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