Allerta fentanyl anche in Italia: cosa può fare la nuova droga e cosa si rischia

È allerta massima, in Italia, per la circolazione illegale del fentanyl, potente oppiaceo che circola anche al di fuori del comparto ospedaliero: ecco di cosa si tratta, quali sono gli effetti e i pericoli

Allerta fentanyl anche in Italia: cosa può fare la nuova droga e cosa si rischia
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L'allarme è scattato, già da tempo, non soltanto negli Stati Uniti ma si sta allargando a macchia d'olio fino al nostro Paese: il fentalyl è un oppiaceo estremamente pericoloso tanto da essere la prima causa di overdose tra le 200 mila dello scorso anno. Se da noi non si tratta ancora di emergenza, è sintomatico che la Direzione Generale di Prevenzione del ministero della Salute abbia emanato un'allerta di terzo grado (la più elevata) sul "potenziamento delle misure di prevenzione dei preparati farmaceutici a base di Fentanyl e suoi derivati".

Quali sono gli effetti

Per chi non ne fosse al corrente, il fentanyl è un oppioide sintetico "fino a 50 volte più potente dell’eroina e 100 volte più potente della morfina", spiegano i Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie). È uno dei principali responsabili delle overdose fatali e non fatali negli Stati Uniti". Ne esistono due tipologie: quello farmaceutico che viene prescritto per il trattamento di un dolore intenso o a seguito di un intervento chirurgico oppure per un tumore in fase avanzata e poi c'è il fentanyl prodotto illegalmente che viene distribuito nei mercati internazionali delle droghe per un effetto simile a quello dell'eroina oltre ad essere spesso aggiunto "ad altri farmaci a causa della sua estrema potenza, che rende i farmaci più economici, più potenti, più avvincenti e più pericolosi".

Cosa succede in Italia

Le forze dell'ordine hanno rafforzato i controlli sull'oppiaceo i cui primi sequestri hanno riguardato due grandi città italiane, Milano e Roma, appena un paio di anni fa (era il 2022). Da qui si è iniziato a diffondere come "intregrazione" di altre droghe come l'eroina. IlMessaggero ricorda che lo scorso dicembre un medico della capitale è stato trovato in possesso di morfina e fentanyl all'interno del suo zaino e per questo motivo denunciato per "truffa ai danni del sistema sanitario regionale e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio". Gli investigatori sono molto attivi anche in Rete da dove, spesso, si dà il via alla commercializzazione illegale. Per questo devastante oppiaceo diventa fondamentale anche la formazione del personale che si troverà di fronte a eventuali sequestri dal momento che anche un minimo contatto è in grado di provocare potenti reazioni cutanee ad agenti e forze dell'ordine come già accaduto negli Stati Uniti.

I rischi

Intervistato dal Messaggero, il prof. Massimo Clerici, Ordinario di Psichiatria dell'Università Milano Bicocca e vice presidente della Società italiana di psichiatria (Sip) ha spiegato che l'originale introduzione del fentanyl è stata per trattare il dolore, previa prescrizione medica, nei malati terminali. "Tutt'oggi viene utilizzato anche come anestetico per l'esecuzione di alcune procedure chirurgiche. Ma come per molti oppiacei, una volta conosciuto, ha cominciato a diffondersi sul mercato nero per i suoi effetti psicoattivi, che causano una forte sensazione di euforia, oltre che di ansiolisi", ha spiegato.

I rischi, adesso, è che il suo consumo causa un'estrema dipendenza con il corpo che si "abitua" e ne richiede quantità sempre maggiori che possono essere fatali. "I recettori degli oppiacei, per mantenere gli stessi effetti delle prime volte, richiedono dosi sempre più massicce", conclude.

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