Guerriglia in carcere a Brescia: poliziotti feriti e migliaia di euro di danni

Una decina di agenti penitenziari sono stati aggrediti e due sono finiti al Pronto Soccorso. I detenuti hanno provocato migliaia di euro di danni alla struttura tra cancelli forzati, motori elettrici divelti, sistema di videosorveglianza e telecamere sradicate e una cella incendiata

Ore di guerriglia all’interno del carcere bresciano "Nerio Fischione" dove una decina di agenti penitenziari sono stati aggrediti e due sono finiti al Pronto Soccorso degli Spedali Civili di Brescia
Ore di guerriglia all’interno del carcere bresciano "Nerio Fischione" dove una decina di agenti penitenziari sono stati aggrediti e due sono finiti al Pronto Soccorso degli Spedali Civili di Brescia

Ore di guerriglia all’interno del carcere bresciano "Nerio Fischione" dove una decina di agenti penitenziari sono stati aggrediti e due sono finiti al Pronto Soccorso degli Spedali Civili di Brescia. Secondo i sindacati che hanno denunciato le aggressioni i detenuti hanno provocato migliaia di euro di danni alla struttura tra cancelli forzati, motori elettrici divelti, sistema di videosorveglianza e telecamere sradicate, una cella incendiata, sezioni distrutte.

La denuncia dei sindacati

Insomma un bollettino di “guerra” all’interno del carcere in un sempre più crescendo di disordini che ha visto diversi detenuti responsabili di aggressioni contro il personale di Polizia, numerosi atti di autolesionismo, minacce di ogni genere contro il Comandante ed il personale. “I poliziotti non hanno mai visto nulla di simile. I disordini sono stati tanti e gravi da dover richiamare, con urgenza, il personale fuori servizio per rinforzo ai poliziotti aggrediti. Urgono immediati ed urgenti interventi da parte dell’Amministrazione ricorrendo ad ogni mezzo lecito e legittimo per tutelare i poliziotti ormai demotivati e stressati“, afferma il Coordinatore Regionale della Fp CGIL Polizia Penitenziaria Calogero Lo Presti. Di più.

Non è più procrastinabile una seria presa di posizione da parte delle Istituzioni Penitenziarie nei confronti dei soggetti facinorosi responsabili di aggressioni e disordini, con l’allontanamento immediato, ricorrere ad un regime disciplinare più duro e denunciare alla Procura della Repubblica tutti i responsabili degli atti violenti contro i lavoratori e contro la struttura. E’ arrivato il tempo di intervenire e anche duramente“, ha proseguito Lo Presti.

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