Indagine per disastro e omicidio colposo: cosa succede dopo lo schianto delle Frecce

La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo d'inchiesta in seguito allo schianto dell'aereo delle Frecce Tricolori. Il pilota potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto

Indagine per disastro e omicidio colposo: cosa succede dopo lo schianto delle Frecce
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Indagini in corso per capire che cosa è realmente successo nei cieli di San Francesco al Campo, nel Torinese, dove un aereo delle Frecce Tricolori si è schiantato al suolo, nei pressi dell'aeroporto Torino-Caselle, travolgendo un'auto con a bordo una famiglia di quattro persone. Al momento sarebbero due le ipotesi prese in esame dagli investigatori: un guasto meccanico oppure un impatto del velivolo con un volatile, in gergo tecnico Bird strike, durante le primissime fasi del decollo del mezzo. L'Aeronautica Militare, in una nota, ha tuttavia comunicato che "non è possibile al momento confermare le cause dell'incidente". Nel frattempo Oscar Del Dò, il pilota del Pony 4 precipitato, potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati.

Il pilota delle Frecce verso l'iscrizione nel registro degli indagati

Secondo quanto riportato dall'AdnKronos, Del Dò potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati della Procura di Ivrea, come atto dovuto, per rendere utilizzabili nei suoi confronti atti irripetibili che si dovranno fare. Il tutto a prescindere da qualunque valutazione di merito sulla sua condotta. Detto altrimenti, l'atto non comporta accuse specifiche o attribuzioni di responsabilità. Allo stato, comunque, non risulta che il pilota abbia ancora ricevuto alcuna notifica.

"In questo momento il pilota è a Torino in attesa di sbrigare delle pratiche a supporto della magistratura. Ancora non è stato notificato nulla ma di solito sono atti dovuti", ha dichiarato il generale di divisione aerea Luigi Del Bene, comandante delle forze di combattimento a Milano, arrivato in Piemonte in occasione dello schianto. "L'Aeronautica ha già incontrato il padre e la madre dei bambini e tutta la mia forza armata è in un momento di forte cordoglio e di vicinanza alla famiglia per il tragico evento", ha aggiunto lo stesso Del Bene.

Il lavoro della Procura

La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo d'inchiesta ipotizzando i reati di disastro colposo e omicidio colposo. Quest'ultimo, in particolare, si configura quando un evento, nel caso in oggetto lo schianto dell'aereo, determina un pericolo per la collettività.

Intanto continuano senza sosta le operazioni di recupero dei rottami del velivolo, con i magistrati che stanno inoltre raccogliendo le conversazioni tra il pilota - il Maggiore Del Dò - e la torre di controllo, nonchè tra lo stesso Del Dò e i compagni a bordo degli altri aerei. Il generale Del Bene ha incontrato di persona il pilota: "Moralmente - ha detto - è molto provato. Lo stato fisico è buono, ancorché vi siano delle implicazioni collegate all'eiezione" dall'abitacolo del velivolo.

Le ipotesi sul tavolo

Per quanto riguarda le dinamiche dell'incidente, l'Aeronautica ha spiegato che "la formazione era appena decollata per dirigersi su Vercelli, dove avrebbe dovuto eseguire una esibizione aerea, quando per motivi ancora da accertare il velivolo Pony 4 pilotato dal Maggiore Oscar Del Dò ha perso quota ed è precipitato al suolo". Il pilota, poco prima dell'impatto, è riuscito ad eseguire la manovra di eiezione, che l'ha espulso fuori dall'aereo.

Poco prima dello schianto, lo stesso Del Dò avrebbe

comunicato un problema al motore, con tutta probabilità dovuto a quello che in lingua inglese è chiamato "Bird Strike", ossia "impatto con volatili", più frequente durante le fasi di decollo e atterraggio.

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