Paragon, Casarini spiato da febbraio 2024

Esclusi legami col caso Almasri, Mediterranea al lavoro per capire chi è stato. L'opposizione invoca la Meloni in aula

Paragon, Casarini spiato da febbraio 2024
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Chi spiava chi? La domanda sullo spyware Graphite della società israeliana Paragon rimbalza dal Parlamento alla Federazione nazionale della stampa fino a Mediterranea saving humas, la società di Luca Casarini, attivista pro migranti bersaglio del software assieme a tre immigrati e due suoi colleghi e al direttore di Fanpage Francesco Cancellato. Su ordine di chi?

Il governo non lo dice, tutto fa pensare che lo spyware - in uso probabilmente all’Aise e a un corpo di polizia - potrebbe essere stato innescato per le indagini sul traffico di migranti per cui Casarini è alla sbarra a Ragusa avviate da un’altra Procura, forse quella di Palermo dove Casarini si è rivolto. Oggi si è saputo che l’attivita' di spionaggio nei confronti di attivisti di Mediterranea saving humans e di giornalisti avrebbe avuto inizio già da febbraio 2024, quindi ben prima del caso Almasri. Mediterranea ha deciso di pubblicare tutte le informazioni, arrivate al team di esperti che sta conducendo una indagine su quanto accaduto in collaborazione con CitizenLab Toronto. “Hanno spiato giornalisti, attivisti, rifugiati ma il governo oppone il segreto di Stato. La Fnsi ha aperto un’istruttoria a tutela di Cancellato e ha presentato denuncia contro ignoti alla Procura di Roma. Ma la forzatura del telefonino di Casarini è oggetto di un’attenta analisi che potrebbe far capire da chi è arrivato l’attacco, se dal governo o dalla magistratura o da un soggetto terzo non ancora identificato. L’opposizione continua a invocare l’intervento in Aula del premier Giorgia Meloni.

“Se Casarini è stato spiato per un anno in modo illegale possiamo tranquillamente dire che il governo italiano ha pagato per spiare illegalmente e abusivamente anche le sue telefonate con Papa Francesco?", scrive su X il capogruppo di Italia Viva Davide Faraone. “Non so se è chiara la gravità di quello che sta accadendo, ma temo proprio di no. Ma la Meloni è scomparsa”, attacca Matteo Orfini del Pd. “Abbiamo un sacco di interrogativi e il governo continua a non rispondere. E ci siamo posti anche questa domanda: la sera prima che Casarini scoprisse lo spyware nel suo telefono io ero a cena con luii e altri parlamentari. Mi hanno osservato? Mi hanno spiato?", si chiede Nicola Fratoianni nella conferenza stampa convocata da Avs sul caso Paragon.

Ieri il direttore dell'Agenzia informazioni per la sicurezza interna (Aisi) Bruno Valensise è stato ascoltato in audizione oltre tre ore davanti al Copasir, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha già detto che "deve intendersi classificato ogni altro aspetto" della vicenda che non sia stato già trattato nelle audizioni presso il Copasir e nel question time del 12 febbraio scorso question time, quando il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha escluso un uso illecito di Graphite da parte delle agenzie di intelligence e sicurezza che hanno comprato il software.

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