"Rivedrete Hitler all'inferno". Il cartello choc a Bologna al corteo pro-Palestina

Le manifestazioni pro-Palestina stanno assumendo contorni sempre più antisemiti. Della Rocca: "Che altro deve succedere per convincervi che è solo odio antiebraico"

"Rivedrete Hitler all'inferno". Il cartello choc a Bologna al corteo pro-Palestina
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Dietro i paravento delle manifestazioni pro-Palestina, ci si rende conto giorno dopo giorno che sta montando qualcosa di diverso e dai contorni più inquietanti, che non può che riportare la mente agli anni bui dell'antisemitismo del primo Novecento. I cori contro gli ebrei sono un pugno nello stomaco e poco c'è da commentare in difesa da parte di chi sostiene che i cortei che si stanno svolgendo in tutto il mondo, e anche in Italia, siano delle semplici manifestazioni a sostegno della Palestina. Ha destato molto clamore l'immagine di Anna Frank con la kefiah durante l'ultima discesa in piazza a Milano, realizzata a opera di una studentessa che, probabilmente, non conosce la storia.

Un altro esempio di vergognosa campagna anti-Israeliana arriva da Bologna e a denunciarla ci pensa Ruben Della Rocca, consigliere Unione Comunità Ebraiche Italiane. La foto è di quelle che mette i brividi ed è stata scattata a Bologna. Una giovane straniera, o italiana di seconda generazione, sfila al corteo pro-Palestina con quello che sembra un abaya, tipico abito indossato dalle donne di fede islamica, in una variante nera. Anche lei regge in mano un cartello: "Rivedrete Hitler all'inferno". Con poche parole, la ragazza è riuscita a caricare di odio antisemita un cartello, che ha fatto il paio con i cori che si sono sono sentiti in numerose piazze. Slogan rigorosamente in lingua araba che, per esempio, scandivano: "Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei". E questo, purtroppo, è solo uno dei tanti esempio che si potrebbero fare, insieme a "Israele terrorista", diventato ormai un leitmotiv di quelle manifestazioni.

"Questa era la 'dotta Bologna' domenica pomeriggio. Si inneggia ad Hitler ed alla Shoah sostenendo la 'causa palestinese'. Che altro deve accadere, dopo i cori di 'morte agli ebrei' di sabato a Milano, per convincervi che è solo odio antiebraico?", si domanda Della Rocca nel suo tweet di denuncia, con un'amarezza volutamente malcelata davanti a quelli che sembrano non riconoscere la deriva che si sta assumendo in queste manifestazioni. Intanto sono partiti i primi esposti.

Il console onorario di Israele per la Lombardia, Marco Carrai, tramite il suo avvocato Massimo Di Noia, ha depositato in procura a Milano una denuncia per il reato di "propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione

razziale, etnica e religiosa" per i cori di Milano. Carrai si è anche rivolto al sindaco Sala, affinché "siano impedite tali manifestazioni che inneggiano alla pulizia etnica degli ebrei".

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