
Milano capitale mondiale dell’industra del design e della cultura del progetto connessa con i mercati internazionali guardando anche all’export della filiera legno-arredo, così il Salone del Mobile.Milano che si terrà in Fiera Milano dall’8 al 13 aprile ripropone e riafferma la propria leadership mondiale con un’edizione innovativa fra nuove linee di prodotto ed eventi, processi creativi e programma culturale con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Oltre 2.100 gli espositori con 168 brand presenti per la prima volta e 91 che sono tornati nei padiglioni, con una presenza sempre più consistente dall’estero perché il 38% arriva da 37 Paesi mentre buyer, progettisti e investitori sono attesi da più di 150 Paesi.

Business e cultura con richiami all’arte sottolineati dalla presentazione alla Pinacoteca di Brera per sottolineare il legame sempre più forte con la città sottolineato dai progetti speciali: due in città e due nei padiglioni del Salone. Il primo a inaugurare al pubblico, il 6 aprile, in un ponte ideale con Art Week, sarà l’installazione Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondanini del Castello Sforzesco dedicata al capolavoro di Michelangelo, riconosciuto, insieme all’Ultima Cena di Leonardo, come l’opera d’arte più iconica di Milano. L’ultimo ad essere annunciato è Library of Light dell’artista britannica Es Devlin, allestita nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera: un “faro di sapere”, con oltre 2.000 volumi selezionati e donati da Feltrinelli per celebrare il valore della conoscenza.

In Fiera invece, ai padiglioni 22-24, lo sguardo visionario del premio Oscar Paolo Sorrentino, affiancato dalla scenografa Margherita Palli e dal tessuto sonoro di Max Casacci, con La dolce attesa porgerà un tributo a un sentimento universale: l’attesa, il momento più sincero della vita, scandito dal battito di un cuore misterioso. Pierre-Yves Rochon, protagonista dell’hotellerie internazionale più esclusiva, è stato chiamato a dare forma a un’idea d’interior, che reinterpreta il lusso: Villa Héritage (Pad. 13-15), omaggio alla Venezia di Luchino Visconti, alle note di Gustav Mahler, al talento di progettare stanze che diventano mondi dove l’héritage non è vincolo ma un atto di libertà.

La biennale Euroluce torna in fiera ed è la grande protagonista dell’edizione 2025 con 306 espositori - il 45% esteri - e un focus unico sull’evoluzione della luce negli spazi domestici indoor, outdoor e del paesaggio urbano. The Euroluce International Lighting Forum sarà un confronto a più voci sui grandi temi della progettazione con due giornate di masterclass, tavole rotonde e workshop con 20 relatori da tutto il mondo. Anche il SaloneSatellite torna con 700 progettisti da 36 Paesi e 20 Scuole e Università di design internazionali. Tema di questa edizione riservata ai creativi under 35, "Nuovo Artigianato: un Mondo Nuovo" che invita a re-immaginare l’universo del fatto a mano.
Quattro le manifestazioni annuali in scena in fiera oltre a Euroluce: Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0 ed S.Project, per un’esperienza di visita sempre più integrata e trasversale che abbraccia un’idea di un sistema design in continua evoluzione, in cui arredi, complementi, tessuti e soluzioni per l’abitare si intrecciano per rispondere alle nuove esigenze del contract, dell’home office e dell’hospitality, offrendo ispirazione per creare ambienti sempre più funzionali e flessibili, soluzioni versatili con l’outdoor che ha un ruolo sempre più centrale, grazie a una ricerca avanzata su texture, finiture e prestazioni. In questa edizione, emerge una visione dell’abitare sofisticata, dove il comfort si fonde con l’espressione personale.
“Il Salone del Mobile dal 1961 è un ecosistema che unisce business, cultura e networking, generando valore concreto per la manifattura industriale in una dimensione dinamica, che riflette la trasformazione del design, dell’abitare, della cultura di impresa e del progetto. Ogni edizione è il punto di partenza per nuove sfide, rese possibili grazie alla fiducia di una filiera che riconosce nel Salone un partner strategico per l'internazionalizzazione - ha spiegato la presidente del salone Maria Porro -. Accenderà, ancora una volta, quella scintilla che trasforma Milano nella capitale mondiale del progetto”.
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo sottolinea invece come “il Salone del Mobile sia l'unico raggio di sole che rallegra la scena perché resta sempre un appuntamento fondamentale, un punto fermo positivo in un clima internazionale davvero complesso e incerto. Quella di aprile sarà la settimana più impegnativa e sfidante per l’industria del design Made in Italy e la filiera che ne è motore propulsore. La storia del nostro settore - aggiunge Feltrin - ci ha dimostrato che nei momenti di difficoltà emerge in maniera ancor più decisa la capacità di innovare e trasformare le crisi in opportunità ed è questo il messaggio che arriverà forte e chiaro. Non possiamo ignorare le sfide che il legno-arredo e il design stanno affrontando: i dati di settore ci ricordano che l’export, da sempre motore della nostra crescita, sta vivendo un rallentamento che impatta sui principali mercati di riferimento, a partire da Germania e Francia e i venti che soffiano dagli Usa con i dazi di Trump, non sono rassicuranti. A questo si aggiunge una domanda interna che stenta a riprendersi. Per questo il Salone del Mobile.Milano sarà ancora di più un potente strumento di politica industriale, un apripista verso mercati emergenti e le aziende che negli anni lo hanno reso unico sapranno rispondere ancora una volta alle aspettative e indicare la rotta”.

Nel 2024 l’export della filiera legno-arredo ha infatti chiuso con un calo del 2,1% sul 2023, attestandosi a circa 19,4 miliardi di euro con l’alternarsi di mesi con performance molto negative a mesi molto positivi, fino a chiudersi con un dicembre sostanzialmente stabile. Andamento che non ha consentito di arrivare al pareggio con il 2023 anche se il macrosistema arredamento ha comunque contenuto meglio le perdite con un -1,8%, raggiungendo un valore di 14,4 miliardi di euro, a conferma del ruolo strategico dell’arredo per la tenuta dell’intero settore. È questo lo scenario che emerge dai dati sull’export elaborati dal Centro Studi di FederlegnoArredo su dati Istat.
“Un pareggio con il 2023 che – sottolinea Feltrin– sarebbe stato un risultato straordinario, stante la situazione internazionale. Per un settore fortemente orientato all’export come il nostro, gli eventi geopolitici che hanno caratterizzato il 2024 e che proseguono nei primi mesi del 2025, hanno inevitabilmente avuto un impatto. Basta scendere nel dettaglio delle performance registrate nei nostri principali mercati di sbocco per capire che quel -2,1% assume un valore positivo rispetto al contesto globale.
Sarà fondamentale mettere in campo misure per l’internazionalizzazione e la valorizzazione delle fiere, strumento strategico per disegnare il nuovo mappamondo dei mercati, a partire proprio dal Salone del Mobile.Milano, che da sempre supporta le aziende nelle loro strategie di business”.Tutte le informazioni su https://www.salonemilano.it/it
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