Francesco Giordano, ex terrorista rosso condannato per l'omicidio del giornalista Walter Tobagi avvenuto nel 1980, era nel corteo pro-Palestina di Milano dello scorso sabato. Per lungo tempo è stato un punto di riferimento dell'estrema sinistra del nostro Paese, soprattutto durante gli Anni di piombo. Ha portato uno striscione con su scritto "non finanziare l'apartheid israeliana" e oggi, raggiunto dall'agenzia Adnkronos, ha riferito di essere vittima di una campagna ai suoi danni da parte della stampa, a suo dire per la "meravigliosa manifestazione". Rivendica il senso della manifestazione, ossia contro Israele per chiedere di fermare gli attacchi si Gaza. Si definisce un "comunista" che è "a favore del diritto dei palestinesi a vivere in pace, di avere un futuro".
Nel corso dell'intervista gli è stato chiesto di condannare la strage compiuta da Hamas lo scorso 7 ottobre in Israele, un vero attentato terroristico che ha portato alla morte di centinaia di civili, tra i quali molti bambini e giovanissimi. Ma l'ex terrorista non ha preso una posizione netta. "Lei mi chiede se vanno prese le distanze dagli eccidi compiuti da Hamas. La mia risposta è che io sono contrario a tutti gli eccidi, non solo alcuni. Tra sabato 7 ottobre e l'8 ottobre, quindi in 24 ore, sono stati assassinati ben 24 giovani palestinesi e non ho letto da nessuna parte di pianti o indignazione contro l'esercito sionista", ha dichiarato Giordano.
E mentre l'Occidente si sforza di scindere tra Hamas e il popolo civile palestinese, Giordano no: "Hamas è parte del popolo palestinese che peraltro ha vinto le elezioni a Gaza, vittoria che ha spinto le milizie di Abu Mazen a tentare un golpe con armi donate dai sionisti e dagli Usa". L'uomo, poi, riconosce il diritto di Israele a esistere, al contrario di quanto è stato messo nero su bianco nello statuto di Hamas, ma poi dice: "È assurdo pensare di voler fare la guerra ovunque, in primis al popolo palestinese, e poi pretendere di vivere in pace".
L'Italia per il momento non ha ancora vietato le manifestazioni contro Hamas, a differenza di altri Paesi europei, ma per Giordano sarebbe uno sforzo inutile: "Questo porterebbe la pace? Io credo di no. L'Italia avrebbe bisogno di un governo che ami il proprio popolo e che desideri, per quelli che verranno, un paese libero dal servilismo verso la Nato".
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