Satanismo e suprematismo. Arrestato 15enne a Bolzano: preparava un attentato

Sospettato di appartenere ad un gruppo satanista e neonazista che operava a livello internazionale. Il ragazzo è accusato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo

Immagine di Repertorio
Immagine di Repertorio
00:00 00:00

Un 15enne è stato arrestato questa mattina all'alba dalla Sezione antiterrorismo della Digos della questura di Bolzano, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale per i minorenni di Bolzano. Le accuse a suo carico sono gravissime. Il ragazzo è sospettato di appartenere a un gruppo satanista e neonazista. Ma non solo. All'adolescente è contestato la partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo, la fabbricazione e l'utilizzo di ordigni esplosivi, porto abusivo di armi, danneggiamento aggravato, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.

L'analisi degli smartphone

Il giovane, residente nella zona di Bolzano, apparteneva a un gruppo neonazista internazionale. Le sue attività non riguardavano, da quanto si comprende, la “questione sudtirolesè”. L'indagine ha avuto inizio a seguito di una attività informativa della Digos a seguito della quale tempo fa è stata effettuata una perquisizione nell'abitazione dove il giovane vive con la famiglia. Dalla prima analisi degli smartphone sono emerse immagini e video di aggressioni, omicidi e sparatorie scolastiche, inclusi contenuti pedopornografici, oltre che filmati del le frange più radicali dell’Islam, quali video sullo Stato Islamico, attentati, decapitazioni, sparatorie nelle scuole e sostanze esplosive auto-prodotte.

La militanza nel gruppo neonazista internazionale

A preoccupare, su tutte, è la sua militanza attiva in un gruppo satanista e neonazista internazionale. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati due computer ed uno smartphone ed un’ascia, oltre a materiale che testimonierebbero questa partecipazione al gruppo. L’attività potrebbe essere confermata anche da un gruppo di estrema destra presente su Telegram, nel quale il ragazzo si era aggiunto e sul quale alcuni membri del gruppo stavano organizzando un’azione terroristica nel corso della cosiddetta “Settimana del Terrore”. I membri, in sostanza, avrebbero avuto il compito di selezionare una vittima tra persone vulnerabili, videoregistrare l'omicidio e pubblicare successivamente il video su un sito russo del dark web. Il giovane avrebbe avuto un ruolo fondamentale all’interno di questo gruppo e, dall'esito delle indagini, il minorenne altoatesino avrebbe contribuito attivamente alla realizzazione del piano, dimostrando la propria lealtà al gruppo mediante la riproduzione dei simboli della setta su muri e veicoli nei pressi di un impianto sportivo della Provincia, luogo prescelto per compiere l'omicidio.

Stando all’indagine, il giovane avrebbe avuto il tempo di sperimentare almeno un ordigno esplosivo rudimentale e, nel frattempo, dopo aver acquisito conoscenze specifiche sugli esplosivi attraverso ricerche online ed acquisti su Internet, si era dichiarato pronto a portare termine l'attacco terroristico. L'intervento della Digos e la conseguente perquisizione hanno impedito sia al minore di compiere l’atto sia al gruppo di rimanere nascosto. Il giovane è stato scortato presso l’Istituto di Custodia Minorile di Treviso a disposizione della Procura della Repubblica Presso il Tribunale per i Minorenni di Bolzano.

Il commento del questore

“Si tratta di una situazione assai delicata e complessa, inquietante da qualunque punto di vista la si voglia analizzare, sia per la giovanissima età dell’arrestato, sia per i contesti eversivi e terroristici internazionali nei quali si è fatto coinvolgere, sia, soprattutto, per i concreti progetti di attentati terroristici ed atti omicidiari che costui ed i suoi accoliti si erano proposti concretamente di attuare", ha evidenziato il questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori.

Che poi ha concluso: "Rimangono ora da chiarire aspetti altrettanto importanti, quali l’estensione effettiva della rete di contatti e di complici del giovane. Ed è su questi aspetti che si concentrano ora le indagini della DIGOS e dell’Autorità Giudiziaria”

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica