Negli spazi di Area B Live Fast Get Rich

Negli spazi di Area B Live Fast Get Rich

L’ingresso della galleria simboleggia la bocca dell’artista che in essa vi espone… Così, più che entrare in un luogo, il visitatore entra in un corpo e in una psiche, viaggia dentro un’anima… Live Fast Get Rich è il titolo della personale di Massimo Gurnari negli spazi di Area B (via Cesare Balbo 3, dal lunedì al giovedì 9,30-18, il venerdì sino alle 17 il sabato solo su appuntamento, sino al 10 gennaio 2012) un vero e proprio tour nel nome dell’immaginazione: dalla Street Art ,alle icone della devozione popolare, alla cultura low brow. Ma anche: installazioni con mobili e sculture, riferimenti iconografici alla West Coast americana e all’ilustrazione popolare fine Ottocento.

Trentenne, milanese, tatuatore, appassionato di moda (due suoi foulard sono stati presentati a Pitti Uomo), illustratore di cover discografiche (il nuovo vinile degli Anuseye), dal prossimo anno produttore e disegnatore di una linea di moda, Big Head, Gurnari è un personaggio eccentrico quanto eclettico nello scenario dell’arte contemporanea. Come spiega Igor Zanti nel catalogo che accompagna la mostra, ci troviamo di fronte a una sorta di “Gurnari tour” in cui l’artista è anche tour operator di sé stesso: “I partecipanti a questo viaggio potranno perdersi tra le stanze della memoria e dell’inconscio dell’artista. Stanze dove la polimatericità, l’accatastarsi di oggetti in maniera volutamente casuale ricorda una soffitta, un ricovero di emozioni”.

Nell’arte di Gurnari, la pittura del Seicento e l’iconografia tardo barocca si mescolano a un freak da fiera e da imbonitore di provincia che avrebbe fatto la felicità del Fellini di La strada e del Lynch di Elephant Man.

Non siamo però di fronte a un’estetica dell’horror, quanto a un’estetica del brutto meno antitetica però di quella teorizzata nel XIX seolo dall’hegeliano Rosenkranz. Non ci sono paesaggi da cartolina, tramonti, sicurezze piccolo- borghesi, ma mondi oscuri gioiosamente deformi, l’avanguardistico spavento della novità.

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