Roma - Il Consiglio dei ministri vara la manovra da 45mila euro che è stata suddivisa in tre provvedimenti: un decreto-legge, un disegno di legge costituzionale di modifica dell’articolo 41 (sulla libertà dell’iniziativa economica) e dell’articolo 81 (per inserire il vincolo del pareggio di bilancio) ed infine una delega per la riforma del sistema assistenziale. Ecco le misure anti crisi contenute nella bozza della manovra all’esame del Consiglio dei ministri:
Taglio delle province e accorpamento dei Comuni
Un taglio di circa 54mila poltrone
tra province, regioni e comuni. Dalle prossime elezioni è prevista
la soppressione delle Provincie sotto i 300mila abitanti,
fusione dei Comuni sotto i mille abitanti, con sindaco anche
assessore, e la riduzione dei componenti i Consigli regionali.
Il sindaco di
Roma, Gianni Alemanno, ha detto di essere a conoscenza che la manovra
prevede l’abolizione di 36 Province e l'accorpamento di 1.500 Comuni.
Verranno inoltre ridotti 6 miliardi di trasferimenti
nel 2012 e 3,5 nel 2013. Per le regioni il peso della riduzione
dei fondi è pari a 1 miliardo di euro. La sanità non verrà
toccata.
Giro di vite sui redditi dei parlamentari
E' previsto un "contributo di solidarietà" anche per deputati e
senatori pari al 10 per cento per i redditi superiori ai 90mila euro ma
inferiori a 150 mila, e del 20 per cento per quelli superiori a 150mila
euro. Esattamente il doppio di quanto previsto per i dipendenti
pubblici e privati. Inoltre, per i dipendenti "normali" il
contributo è deducibile, mentre per gli "onorevoli" non lo
sarà. Infine, viene ridotta del 50 per cento l’indennità per il
parlamentare che ha un reddito uguale alla stessa indennità.
Basta voli blu: tutti in economy
Basta voli blu e tutti in economy, non
solo per i politici ma anche per amministratori pubblici,
dipendenti dello Stato e componenti di enti. I titoli delle misure cui si fa cenno per il comparto "Riduzione dei costi degli apparati istituzionali" sono: trattamento economico dei parlamentari ed incompatibilità; riduzione del numero dei consiglieri ed assessori regionali e
relative indennità; riduzione e accorpamento
di Province sulla base del censimento del 2011 e dimezzamento
dei consiglieri e assessori; riduzione dei costi relativi alla
rappresentanza politica; riforma del Consiglio nazionale
dell’economia e del lavoro; voli in classe economica per
parlamentari, amministratori pubblici, dipendenti dello Stato,
componenti di enti ed organismi.
Tagli ai ministeri
La bozza prevede un taglio di 6 miliardi di euro nel 2012 e 2,5 nel 2013.
Il sistema previdenziale
Viene anticipato dal 2020 al 2015 il
progressivo innalzamento a 65 anni (entro il 2027) dell’età
pensionabile delle donne nel settore privato.
Sono, poi, previsti interventi
disincentivanti per le pensioni di anzianità, con anticipo al
2012 del requisito di 97 anni tra età anagrafica e anni di
contribuzione.
Aumento dell'Irpef
Un aumento della quota Irpef per gli
autonomi, forse a partire dall’attuale 41 per cento per i redditi oltre i
55mila euro. La misura, inizialmente prevista per un massimo di tre anni, potrebbe
essere a carattere permanente.
Nessun aumento dell'Iva
Nella bozza non appare l’aumento dell’Iva. Anzi
l’ipotesi sarebbe accantonata. Salterebbe anche qualunque
intervento sugli immobili e i patrimoni mobiliari.
Aumento delle rendite finanziarie
Aumento al 20 per cento per tutte le rendite
finanziarie, esclusi gli interessi dei titoli di stato che
restano al 12,5 per cento.
Il "contributo di solidarietà"
E' previsto per la durata di soli due anni un "contributo di
solidarietà" dai redditi privati medio-alti, pari al 5 per cento della
quota eccedente i 90mila euro e del 10 per cento della quota eccedente i
150mila euro. L’intervento ricalca quello già previsto per i dipendenti
pubblici.
Servizi pubblici locali
Nella bozza il governo punta alla liberalizzazione. Per questo
verranno incentivate le privatizzazioni.
Icentivi alle energie rinnovabili
Torna l’ipotesi del taglio del 30 per cento degli
incentivi alle energie rinnovabili. Non potranno essere superiori alla media di quelli
erogati negli altri Paesi d’Europa.
A rischio la tredicesima per gli statali
I dipendenti delle amministrazioni
pubbliche che non rispettano gli obiettivi di riduzione della
spesa potrebbero perdere il pagamento della tredicesima
mensilità. Il pagamento con due anni di ritardo
dell’indennità di buonuscita dei lavoratori pubblici.
Nessun taglio degli stipendi per gli statali
La bozza non contiene la riduzione degli stipendi dei dipendenti
pubblici.
Stop ai ponti
Le festività infrasettimanali "non
concordatarie" verranno spostate al lunedì.
Senza scontrino rischio chiusura
Tracciabilità di tutte le
transazioni superiori ai 2.500 euro con comunicazione
all’Agenzia delle entrate delle operazioni per le quali è
prevista l’applicazione dell’Iva. E' inoltre prevista l’inasprimento delle
sanzioni, fino alla sospensione dell’attività, per la mancata
emissione di fatture o scontrini fiscali.
La riorganizzazione del lavoro
"Le norme approvate in materia di
lavoro oggi dal Consiglio dei ministri - spiega il ministro del
Lavoro Maurizio Sacconi - contengono il cuore dello Statuto dei
lavori in quanto attribuiscono ai contratti aziendali o
territoriali la capacità di regolare tutto ciò che attiene
all’organizzazione del lavoro e della produzione anche in deroga
ai contratti collettivi e alle disposizioni di legge quando non
attengano ai diritti fondamentali nel lavoro che in quanto tali
sono inderogabili e universali".
Per il ministro, "come si e già fatto nei Paesi che hanno
più intense relazioni industriali il cuore della contrattazione
diventa l’azienda o il territorio".
Assuzioni nella scuola
Per far fronte alle esigenze della
scuola, nell’imminenza dell’avvio del nuovo anno scolastico, su
proposta dei ministri Brunetta e Tremonti, è stato approvato
un decreto presidenziale che autorizza, per il solo anno
2011-2012, il trattenimento in servizio di 414 dirigenti
scolastici.
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