«Noi, mogli di calciatori, finite nel pallone»

Daniela Materazzi: «Marco si aprì la giacca e mi fece vedere il marchio Dolce&Gabbana». Daniela Cannavaro: «Ne ha fatta di strada il mio scugnizzo»

Nino Materi

Note: terreno di gioco (Terrazza Martini a Milano) in ottime condizioni; spettatori circa 100 (tutti non paganti e assiepati a ridosso del buffet).
In sala grande attesa per una squadra di calcio molto particolare: quella delle mogli dei giocatori. Allenatore dalla panchina traballante (ma lui in un team simile preferirebbe di gran lunga fare il massaggiatore), il giornalista della Gazzetta dello Sport, Francesco Velluzzi, virilmente detto «Bibi». Con «Bibi» - a raccogliere in un libro («Mio marito è un calciatore», Sonzogno Editore) le testimonianze di undici ragazze spose di ricchi giocatori di serie A - ha provveduto Prisca Rossi che l’argomento lo conosce bene, visto che dal ’98 è la «moglie felice» di Francesco Bega, difensore del Genoa.
Centocinquantanove pagine in cui i gemelli del gol rosa shocking, «Bibi-Prisca», vanno spesso in rete con aneddoti divertenti, ma che in diverse occasioni non mancano di fare melina palleggiando tra stucchevoli quadretti familiari.
Per quasi tutti i protagonisti del libro i momenti più esilaranti si riferiscono alla fase prematrimoniale. Come nel caso di Marco Materazzi che nel 1973 giocava nella Primavera del Perugia e che, per far colpo su Daniela, le si avvicinò aprendo improvvisamente l’impermeabile, col tipico gesto che fanno gli esibizionisti ai giardini pubblici; Daniela lo guardò interdetta, anche perché l’inesperto Marco l’unica cosa che le mostrò fu un enorme marchio Dolce&Gabbana cucito sulla tasca interna. Dalla sorpresa si passò all’amore e dall’amore al matrimonio. Silvia Sereni ha invece usato la strategia della «stravaganza e dell’eccentricità», optando per un comportamento «sempre sopra le righe»; risultato: non solo ha messo la fede al dito del portierone, ma è diventata pure la sua manager.
Tecnica diversa per Paula Zanetti, la pasionaria che ha commosso il campione argentino con l’impegno nel mondo della beneficenza.
Verace come una mozzarella di bufala la dichiarazione di Daniela Cannavaro: «Difficile pensare, quando l’ho conosciuto, che quello scugnizzo sarebbe diventato il capitano della Nazionale italiana di calcio». Valentina Zambrotta è nota invece per essere una specie di Penelope di calciolandia: specializzata - si legge nel capitolo a lei dedicato - nel riuscire a «tessere solide amicizie» tra le mogli dei campioni. Alessandra Esposito, alias Manicaretto, ha preso il marito per la gola cucinando meglio di un rinomato chef, mentre Susanna Ardito ha fatto la stessa cosa usando però l’arte della barista professionista (la sua specialità è la «caipiroska alla fragola»). Noblesse oblige per Chantal Muntasser, alias la Principessina: in questo caso a fare bingo è stato il giocatore libico, visto che Chantal ha un conto in banca assai più pesante di lui. Come ha fatto Kristen Shevchenko a fare breccia nel cuore dell’ex bomber milanista? Basta guardarla sfilare in passerella per giurarle l’amore eterno.
Quando non era ancora una «schedina» Malisa Di Vaio giocò invece una tripla sul famoso attaccante: scommessa vinta in pieno e coppia a prova di crisi coniugale. Idem per Federica Calaiò che per il suo amato Emanuele tifa da ultrà proprio come ai tempi del loro primo incontro.


Undici storie a tratti di grande comicità involontaria che comunque raggiunge l’acme nella prefazione firmata da Francesco Coco, dalla quale pubblichiamo in questa stessa pagina alcuni stralci particolarmente significativi. Un testo memorabile che, da solo, vale il prezzo del biglietto, pardon del libro.

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