Non arrivano i soldi ai poveri Celentano: è colpa della Rai

Una promessa è una promessa. Quando si parla di soldi, poi, di più. Poco edificante botta e risposta tra Adriano Celentano e il Comune di Roma sulla questione dell’annunciata beneficienza post Festival di Sanremo. Pare che, dell’annuncio di devolvere fino all’ultimo euro dei 700mila di compenso percepiti dal Molleggiato, non se ne sia fatto ancora nulla. E la gente mormora. Vediamo di fare chiarezza. L’edizione 2012 del Festival dovrebbe cambiare la vita a due famiglie disagiate di Roma (e di altre sei città italiane), o comunque cercherà di migliorerà nettamente. Il problema è che gli euro promessi dal molleggiato non sono ancora arrivati a destinazione. E poco importa sapere che la Rai di solito salda in novanta giorni, se tutto va bene. Così il Campidoglio (stuzzicato da un giornalista rompiscatole) ha deciso di prendere il toro per le corna, sollecitando più volte l’ufficio marketing di Adriano.
In una lettera inviata al Clan il 30 marzo (che faceva seguito alle mail inviate il 3 e 14 febbraio) si fa proprio riferimento ai destinatari, «soggetti che versano in gravissime condizioni di indigenza». Nel documento si ricorda «la volontà pubblicamente espressa dal cantante di devolvere il proprio compenso a famiglie bisognose» che, peraltro, sono state «già informate del gesto di grande solidarietà». Quindi, anche per non farli aspettare invano, «si sarà grati - conclude la missiva - se con cortese urgenza si possano fornire informazioni sulla materia così da poterle tra l’altro immediatamente trasferire ai soggetti interessati».
Forse un po’ più di tatto sarebbe servito alla bisogna. Ma qui, sostiene il Campidoglio, c’è gente che non arriva al 10 del mese e non si può andare troppo per il sottile. Pronta la risposta del benefattore che non perde la calma e dichiara che rispetterà la solenne promessa. «È la Rai - dichiara - che non ha ancora provveduto al pagamento, quando pagherà arriveranno anche i soldi promessi». «Quanto annunciato da Adriano Celentano riguardo al compenso per la sua partecipazione al Festival di Sanremo - fa sapere inoltre il Clan - verrà ovviamente rispettato. Quanto ai tempi, basta chiedere alla Rai che non ha ancora provveduto al pagamento. Peraltro il mese e mezzo trascorso rientra nella tempistica normale dei pagamenti effettuati dalla Rai. Non appena riceveremo il compenso - conclude la nota - ne daremo tempestivamente notizia ai Comuni interessati». Tra l’altro Adriano era rimasto in parola anche con Emergency (pare a loro insaputa) e con altri sei sindaci oltre ad Alemanno, tra cui quello di Milano, Firenze, Bari e Napoli.
Loro, le due famiglie romane raccontano di non essere in condizioni facili. La prima è composta di otto figli più mamma e papà. Lui, regista disoccupato da un anno e mezzo, lei educatrice in un asilo. Con otto ragazzi da crescere. Quattro maschi e quattro femmine, due dei quali disabili. Una condizione economica precaria, per cui anche un affitto da pagare nel popoloso quartiere periferico di Torrevecchia diventa un’impresa. Un aiuto indispensabile perciò. Come quello che dovrebbe ricevere la seconda famiglia. Una giovane coppia, lui 30 anni e lei 28, e un bimbo appena nato, e già con una storia e un presente durissimo. La mamma, infatti, durante la gravidanza, ha scoperto di avere un cancro, ma è riuscita lo stesso a partorire. E ora continua a lottare contro la malattia. Il marito però, per starle accanto, ha dovuto rinunciare a tutto, perfino al lavoro. Attendono e sperano che l’annuncio sanremese non sia stato solamente un bel sogno.
Speriamo solo che Celentano non faccia come Benigni. Che nel 2011, nella stessa situazione (a seguito delle polemiche per un compenso da 250.000 euro per una serata a Sanremo) aveva promesso che avrebbe devoluto tutto in beneficienza all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.

Dove quei soldi, però, non sono ancora ufficialmente arrivati. Arriveranno?. Oh, poi, detto questo il “Molle Agiato” il bel gesto di anticipare l’ingente somma poteva anche farlo. Suvvia, se lo potrà pure permettere lui...

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