Via al nuovo protocollo scommesse

Ughi (Snai): «C’è il rischio che i concessionari limitino il gioco temendo un flop»

Si chiama «protocollo», una parolona che potrebbe dire tutto e niente se non si riferisse a quell’insieme di procedure telematiche destinate a collegare dal 2 aprile tutte le agenzie di scommesse sportive, vecchie e nuove, con il cervellone di Sogei. La norma è contenuta nel decreto direttoriale del 30 gennaio. Sulla data di avviamento i dirigenti di Aams sono rigidi e non vogliono saperne di concedere deroghe, come hanno fatto presente ai provider convocati venerdì scorso a Palazzo Mastai. In discussione le eventuali difficoltà che i vecchi concessionari potrebbero incontrare passando dal vecchio al nuovo protocollo in un periodo delicato come quello di aprile. Secondo alcuni operatori il tempo concesso per adeguarsi alla nuova disciplina non solo è risibile, all’incirca 50 giorni lavorativi fra febbraio e marzo, ma cozza con quelle «norme di salvaguardia» inserite nel Decreto Bersani con l’obbiettivo di tutelare i concessionari sul mercato.
Dai provider è scaturita, in particolare, una domanda. È possibile cambiare protocollo in una nottata, quella del 2 aprile, senza incontrare problemi e pregiudicare la qualità dei servizi con particolare riguardo al controllo della contabilità e alla variazione delle quote? «In questo periodo – ha affermato Ughi di Snai SpA nel corso della riunione – i servizi di controllo sono più importanti della stessa accettazione delle scommesse. C’è il rischio che i concessionari, specie quelli che non rientrano nei grandi gruppi, limitino il gioco per il timore di un flop». Secondo Palmieri di Sicon, che invece non ha partecipato all’incontro riservato solo ai provider, bisognerebbe pensare a un interregno fino alla conclusione della Serie A che cade nell’ultima domenica di maggio. «Sogei ha la forza strutturale per portare avanti in parallelo i due protocolli, il vecchio e il nuovo, e tutelare la raccolta nel periodo più importante della stagione. Può darsi che tutto vada per il meglio, ma è anche possibile il contrario in una operazione così ampia di migrazione telematica».
Chiarissima la risposta di Aams: «Il tempo concesso per passare da un sistema all’altro è adeguato.

E comunque Sogei ha messo a disposizione un’area test per effettuare tutte le prove del caso ed evitare rischi di qualsiasi genere». Escluso un ripensamento, si parte il 2 aprile.
Il mercato delle scommesse sportive, questo è certo, si confronterà con un «protocollo» ben più performante del precedente. Da verificare «solo» i tempi.

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