Obama dimentica Dio nei ringraziamenti

Obama dimentica Dio nei ringraziamenti

New York«Un senza Dio». «Un ateista militante». «Non ha religione nè timore di Dio». Obama ha dimenticato Dio nel suo discorso radiofonico per il Giorno del Ringraziamento, e centinaia di migliaia di americani su internet e Twitter si stanno scatenando da due giorni con messaggi e tweet velenosi, che lo accusano di essere un miscredente, un ateo, un agnostico. Peggio: di essere «un antidio» , che ha «chiari legami con l'Islam». Non accadeva dal 1776, mai un presidente americano si era dimenticato di ringraziare Dio. Da George Washington, il primo ad istituire il discorso per ringraziare Dio e i padri fondatori per aver creato la più grande democrazia al mondo. Poi si arriva al presidente Abraham Lincoln che nel 1861 dichiarò il «giorno del tacchino» festa nazionale, che doveva cadere ogni quarto giovedì di novembre. Ma anche nel discorso del Giorno del Ringraziamento di Obama nel 2009 e nel 2010, Dio è stato citato e ricordato più di una volta. Obama si è attenuto a una tradizione che dura da sempre con ogni presidente, democratico e repubblicano: ringraziare Dio per aver creato l'America, grande, e gli americani, liberi.
Ora questa tradizione che durava ininterrottamente da 235 anni si è interrotta. Obama, evidentemente per fini elettorali visto che il prossimo anno ci saranno le elezioni presidenziali, ha voluto lanciare un segnale forte e marcato all'ala liberal dei democratici, quella più a sinistra laica ma anche agnostica e antireligiosa, che lui è e rimane un presidente che guarda la religione e Dio con molto distacco. Anzi, dice chiaramente di non essere affatto una persona religiosa. Contenti a sinistra e tra quei giovani atei e agnostici che lo hanno eletto in massa nel novembre 2008. Ma dalla destra evangelica e dai repubblicani del Tea Party è partita una campagna su internet di dimensioni bibliche, dove si possono leggere critiche feroci e messaggi sarcastici di voler trasformare l'America in un Paese senza Dio o peggio che vuol bandire Dio agli americani, nelle scuole e nei luoghi pubblici.
La reazione dei conservatori evangelici e dei repubblicani, protestanti e cattolici, è stata così immediata e di proporzioni gigantesche, subito dopo il discorso radio del presidente, tale da intasare e bloccare per diversi minuti provider e Twitter in più di un angolo degli States. Un quotidiano come il Los Angeles Times, molto schierato con i democratici da sempre e vero portavoce dell'area liberal e di movimenti giovanili come Occupy Wall Street, ha sottolineato come Obama forse si sia spinto troppo in là dimenticandosi volutamente di Dio, rompendo una tradizione più culturale e filosofica che religiosa.

Una dimenticanza che potrebbe pagare a caro prezzo.
Nei sondaggi il presidente democratico è ai minimi storici e al momento, causa la grave crisi economica in corso e l'alto tasso di disoccupazione al 9 per cento, non avrebbe nessuna possibilità di essere rieletto.

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