Finora s'era visto di tutto, sia nel settore di sevizie ai bambini, sia in quello delle sevizie agli animali. Ma è del tutto inedita la fusione delle due cattiverie, emersa nel metodo (con relativa giustificazione) «inventato» da un poverissimo autista di risciò cinese.
Come fare a sbarcare il lunario avendo a carico un bimbo piccolo, in mancanza di soldi per strutture sociali tipo asilo o per uno straccio di baby sitter? Quando poi, per colmo di sfiga, la moglie è sempre molto malata e la figlia primogenita - che prima si occupava del piccino - è stata addirittura «rubata» da sconosciuti? Chen Chuanliu non ha voluto più correre rischi e quindi ha pensato bene (anzi, male) di incatenare suo figlio di appena due anni a un palo nel centro di Pechino. Ogni mattina compie la triste operazione, e quindi corre a cercare clienti da scarrozzare in risciò.
L'uomo non può permettersi né asilo nido né tata e, dopo che il mese scorso è scomparsa la figlia di 4 anni, ha deciso di ricorrere a questa soluzione estrema. Il rapimento di bambini in Cina è molto diffuso, anche a causa delle severe leggi in materia di famiglia.
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