Francesca Angeli
da Roma
«È impensabile che lo Stato italiano continui a riconoscere un movimento che sostiene tesi aberranti e razziste. LUcoii deve uscire dalla Consulta islamica del Viminale». Lex ministro per i Rapporti col Parlamento, Carlo Giovanardi, si dice preoccupato per lostilità verso Israele che lambisce anche il nostro Paese.
Non fu proprio il governo di centrodestra a istituire la consulta islamica aprendo allUnione delle comunità islamiche? LUcoii non rappresentava la parte più moderata dellIslam.
«Con molta serenità ammetto che lapertura di credito che ha portato il precedente governo a fare entrare lUcoii nella consulta islamica è stata malripagata. Alla volontà di dialogo del governo lUcoii risponde con iniziative inaccettabili».
Dunque?
«Il ministro dellInterno, Giuliano Amato, deve prendere atto che i comportamenti razzisti dellUcoii sono incompatibili con la permanenza nella consulta e trarne le dovute conseguenze».
E se facesse marcia indietro?
«Ma non mi sembra affatto che ne abbia lintenzione. Anzi. Nonostante lunanime condanna dopo la pubblicazione dellinserzione in cui paragonava Israele ai nazisti lUcoii insiste nel difendere le sue tesi. Dunque il dialogo mi sembra impossibile».
Eppure è necessario continuare dialogare con il mondo islamico.
«Io ho una grande ammirazione per il mondo arabo moderato e noi abbiamo il dovere di dare credito a questo islam. È un egiziano come Magdi Allam a scrivere sul Corriere della Sera che lUcoii è spinto dallideologia della violenza e della morte».
Allam scrive pure che in Italia si può tranquillamente incitare allodio razziale, sostenere tesi antisemite e passarla liscia.
«Come dargli torto? A tuttora non registro alcuna seria reazione dal punto di vista politico e istituzionale che prenda adeguatamente le distanze da tesi così aberranti. Oltretutto lUcoii insiste nel fornire cifre false e nel paragonare Israele alle stragi naziste. Siamo di fronte a una predicazione unilaterale, distorta e falsata. La cosa grave è che lUcoii approfitta della posizione acquisita allinterno della Consulta per pontificare sulla distruzione dello Stato di Israele. Come si può stravolgere la realtà e la storia a questo punto? Come si può paragonare gli ebrei ai nazisti? Fanno bene le comunità ebraiche ad indignarsi e a protestare».
Le sembra che oggi la comunità ebraica sia più isolata anche in Italia?
«Vedo un cambiamento di atteggiamento in questo governo che al suo interno coltiva posizioni ostili verso Israele. Insomma la passeggiata di Massimo DAlema a braccetto con Hezbollah resta il segno visibile di uno sbilanciamento del governo a favore di quella parte visto che stiamo parlando del ministro degli Esteri. Io mi sento molto vicino e solidale con la comunità ebraica perché vedo segnali molto preoccupanti».
Cioè?
«Lassassinio del giovane pacifista italiano a Gerusalemme, per esempio. Ucciso per errore perché creduto ebreo.
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